Un grave lutto ha colpito tutta la comunità aquilana. E' venuta a mancare all'improvviso Antonietta Centofanti, presidente del comitato dei familiari delle vittime della Casa dello Studente. Aveva 71 anni.
Antonietta è stata trovata senza vita nella sua casa. Lascia un vuoto profondo, incolmabile. La notizia della sua scomparsa, subito diffusasi di chat in chat e attraverso i social, ha lasciato increduli amici e conoscenti.
Tantissimi i messaggi di cordoglio comparsi su Facebook.
Dopo il terremoto del 6 aprile 2009, nel quale aveva perso l'amato nipote Davide (morto nel crollo della casa dello studente), era stata sempre in prima linea nelle battaglie che i parenti delle vittime del sisma hanno combattuto per ottenere verità e giustizia.
Organizzatrice infaticabile, attivista a 360 gradi, da quel giorno di 12 anni fa si era spesa con generosità, dedizione e abnegazione totali, assolute, non solo per tenere vivo il ricordo dei morti ma anche per chiedere allo Stato, alle istituzioni, un impegno non solo di facciata, non solo formale, ma concreto, vero, fattivo - attraverso la cura e l'attenzione sui temi della sicurezza e della prevenzione - affinché quello che era avvenuto all'Aquila non si ripetesse più.
Per questo aveva tenacemente costruito e tessuto una rete di contatti, amicizie, rapporti con i comitati dei familiari delle vittime di altre calamità naturali e di stragi - come quella di Viareggio o la ThyssenKrup - dovute non alla fataltià o al destino ma alla negligenza dell'uomo e all'assenza dello Stato.
Era stata sempre lei a insistere, con toni convinti ma mai gridati, sempre pacati, per far comprendere agli aquilani l'importanza di avere un luogo collettivo della memoria, uno spazio fisico in cui ricordare le vittime del 6 aprile.
Quel luogo - il Parco della memoria di piazzale Paoli - finalmente è nato. Insieme agli altri familiari, Antonietta aveva chiesto al Comune, in occasione dell'anniversario del terremoto, di rimandarne l'inaugurazione a quando le condizoni sanitarie lo avrebbero permesso. Perché, diceva, quella piazza non doveva essere un freddo memoriale ma un luogo di vita, accessibile e aperto a tutti, uno spazio di incontri e incroci di persone.
"Se tutto ciò non si riempirà di vita, di coppie, di bambini, di studenti, avremo una cattedrale nel deserto" aveva detto "La scommessa della politica è quella di creare le opportunità affinché questa città diventi attrattiva e chi ci vive non cerchi altrove la propria vita".
Addio, cara Antonietta.
Per volontà della famiglia, il ricordo di Antonietta si terrà domenica mattina a piazzale Paoli alle 11. Sempre la famiglia, invita tutti coloro che saranno presenti a portare qualcosa di rosso. Per motivi di sicurezza sanitaria non sarà possibile consumare bevande ed alimenti. Si annulla, pertanto, l’invito formulato ieri a portare da mangiare o bere.