Civitaretenga, frazione di Navelli, è stata inserita nel prestigioso circuito dei Borghi del respiro, avvenuto questa mattina a Nocera Umbra con la consegna della certificazione e della targa.
L’iniziativa, voluta dall’amministrazione comunale di Navelli che da circa un anno ha lavorato al progetto, si è conclusa in mattinata con la consegna di una targa che certifica il riconoscimento per la frazione di Civitaretenga come degna di far parte del circuito destinato ad incentivare il turismo sostenibile.
La nota del Comune di Navelli
“Siamo soddisfatti per aver creduto in un progetto destinato a valorizzare il nostro territorio”, ha detto il sindaco di Navelli Paolo Federico, “Abbiamo lavorato scommettendo sulle caratteristiche uniche nel loro genere della nostra frazione e oggi raccogliamo questo nuovo risultato. Credo che la nostra zona abbia davvero tanto da dare ai turisti che sono in cerca di emozioni autentiche, di aria pulita, ambiente sano, tranquillità e tante eccellenze enogastronomiche tutte da gustare. Per questo continueremo a promuovere il territorio in ogni settore”. Il riferimento è anche al successo della recente iniziativa che proprio a Civitaretenga ha portato a ricordare Mario De Nardi e ad accogliere i tanti visitatori che si sono riversati tra le strade del borgo in occasione delle giornate del Fai. Alla cerimonia di consegna della targa Borghi del respiro, insieme al sindaco erano presenti, proprio per sottolineare l'ampia varietà di produzioni di eccellenza della zona, Massimiliano D’Innocenzo presidente del consorzio per la tutela dello zafferano dell’Aquila DOP che proprio a Navelli ha un fulcro produttivo di portata storica e Francesco Di Iorio in rappresentanza del presidio Slow Food, ceci bianchi e rossi di Navelli. In particolare, i Borghi del respiro sono stati promossi dall’Associazione Nazionale Borghi del Respiro con il coordinamento scientifico del Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria Crea, Centro politiche e bio-economia. Insieme per valorizzare la vitalità e la vivibilità dei piccoli comuni di aree collinari o montane scarsamente popolate in cui sono rispettati gli standard normativi definiti dal D. Lgs. 155/2010 per i principali inquinanti, per la tutela della salute umana e della vegetazione, nei principi di Sviluppo Sostenibile definiti da AGENDA 2030, con particolare riguardo alla tutela della salute respiratoria.