Parte da domani, in Abruzzo, la "campagna vaccinale di prossimità" riservata ai piccoli e piccolissimi Comuni delle aree interne della regione.
Lo ha confermato l'assessora regionale alla Salute Nicoletta Verì, specificando come in questa prima fase l'iniziativa riguarderà alcuni centri delle province di Chieti e L'Aquila, dove sono presenti la maggior parte di questa tipologia di Comuni con popolazione inferiore ai 500 abitanti.
"Le vaccinazioni - sottolinea l'assessora - saranno eseguite dai team vaccinali militari messi a disposizione dalla Struttura commissariale del generale Figliuolo, che ha esteso il programma già predisposto per le isole minori anche ai paesi montani in cui vivono soprattutto anziani e dove la viabilità per raggiungere gli hub vaccinali è più difficoltosa".
I team si recheranno nei centri in una giornata prestabilita e sottoporranno a vaccinazione l'intera popolazione residente che avrà manifestato il proprio interesse alla somministrazione. "La vaccinazione di prossimità - continua la Verì - oltre a limitare i disagi e lunghi spostamenti per i residenti nei centri più remoti, consentirà di creare piccole zone covid free, che assicureranno non solo la ripresa di una normale vita sociale in queste comunità, ma potranno anche renderle destinazioni turistiche appetibili proprio per le garanzie di sicurezza sanitaria che tanti villeggianti oggi ricercano".
I sindaci: "Passo decisivo nella lotta al coronavirus"
L'avvio della campagna vaccinale "a tappeto" nei comuni più piccoli "segna un nuovo, decisivo, passo nella lotta al coronavirus. Una notizia che accogliamo con grande favore non solo per le indubbie ricadute positive per la salute pubblica delle nostre comunità ma anche perché rappresenta una opportunità sotto il profilo turistico in vista della stagione estiva ormai alle porte, così come accaduto con le isole Covid free".
A dirlo sono il sindaco di Navelli Paolo Federico, Commissario comunità montana Montagna di L'Aquila, e i colleghi Mauro Colangeli (Collepietro), Ludovico Marinacci (Calascio), Laura D’Abrizio (San Benedetto in Perillis), Antonio Silveri (Ofena), Luigina Antonacci (Castelvecchio Calvisio), Domenico Di Cesare (Carapelle Calvisio), Matteo Pastorelli (Castel del Monte), Fabio Santavicca (Santo Stefano di Sessanio), Paride Ciotti (Villa Santa Lucia) e Ivo Cassiani (Caporciano).
"Si tratta di un risultato importante - ribadiscono i primi cittadini - frutto di un lavoro costante e condiviso dalle istituzioni dello Stato, all'esito di un percorso avviato dal presidente del Comitato ristretto dei sindaci della provincia aquilana, Pierluigi Biondi, al quale va il nostro ringraziamento per aver raccolto prontamente le istanze dei colleghi sindaci dei territori delle aree interne ed averle sottoposte all'attenzione del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, il generale Francesco Figliuolo. L'essere stati sempre coinvolti nelle diverse riunioni e videoconferenza che in queste settimane si sono svolte per la messa a punto dell'iniziativa dal Comitato ristretto è stato importante per poter condividere una strategia volta alla salvaguardia della salute pubblica dei cittadini".
I team mobili dell'Esercito, coordinati dai Carabinieri e con il supporto logistico del IX reggimento Alpini, contribuiranno a rafforzare e completare il pregevole lavoro che il personale sanitario sta portando avanti sia nei grandi hub vaccinali sia nei centri più periferici del territorio "grazie al lavoro portato avanti da Regione, Azienda sanitaria e Protezione civile. Si sta compiendo uno sforzo senza precedenti, in cui ognuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo".