Tragedia sfiorata a Collemaggio, nel complesso dell'ex ospedale psichiatrico.
Un albero, un ippocastano, è caduto a pochi passi dalla sede dell'associazione 180 amici, onlus che si occupa di tutela della salute mentale. Solo il caso ha voluto che nel crollo non siano rimaste coinvolte o ferite persone (la struttura, una casetta di legno assegnata alla 180 amici dalla Asl, proprietaria di tutta l'area dell'ex OP, è frequentata ogni giorno da decine di utenti). La pianta, cadendo a terra, si è abbattuta su un'autovettura, danneggiandone la parte posteriore e sfondando il lunotto.
Sul posto si sono recati, per un sopralluogo, i vigili del fuoco.
Non è la prima volta che un albero ad alto fusto crolla all'improvviso in prossimità di strade, abitazioni e spazi pubblici. Il precedente più tristemente noto risale al 2006, quando, nel piazzale antistante la stazione, una pianta secolare cadde su una comitiva di sordomuti, ferendo 4 persone e uccidendone una.
Così come non è la prima volta che, dopo il terremoto, una delle piante che si trovano nei giardini dell'ex ospedale di Collemaggio viene giù. Quello di oggi è un altro episodio emblematico del colpevole abbandono in cui l'ex nosocomio giace dal 2009, tra rifiuti, sporcizia e degrado, malgrado continui a ospitare uffici e servizi socio-assistenziali svolti dalla stessa Asl o da associazioni e onlus che con essa operano in convenzione/concessione degli spazi.
Da anni il comitato 3e32 porta avanti, contro l'inerzia delle istituzioni, una battaglia per chiedere la riqualificazione del complesso, presentando proposte e progetti (come quello del Parco della Luna) ma finora gli appelli, le sollecitazioni e le interlocuzioni avviate con Comune, Asl e Regione sono cadute nel vuoto.
Da tempo si discute anche sullo stato di salute del patrimonio arboreo cittadino. Lo scorso inverno il Comune è intervenuto (tra le polemiche) con alcune potature (alcune delle quali, come quella effettuata al Parco delle Acque, vicino le 99 Cannelle, piuttosto drastiche) ma servirebbero più fondi e interventi programmati.
L'assessore all'Ambiente Fabrizio Taranta, a febbraio, nel corso di un'audizione in quinta commissione, ha annunciato che l'amministrazione avrebbe messo mano al problema, non più solo con il ricorso alle capitozzature (sconsigliate, peraltro, dal ministero) ma anche con un piano a lungo termine e con la dotazione di un catasto degli alberi.
"E’ sotto gli occhi di tutti” afferma un membro del comitato 3e32, il giornalista Alessandro Tettamanti “che l’ex ospedale psichiatrico non riceve le cure necessarie da parte della proprietà. Sono anni che facciamo notare la mancanza di manutenzione. Il patrimonio arboreo di questa zona andrebbe valorizzato e andrebbero fatti maggiori controlli sulla salute delle piante. Non so se siano stati fatti in passato, di sicuro non sono stati effettuati negli ultimi tempi. Andrebbero fatte delle ricerche e delle analisi serie, per vedere se l’albero caduto era malato e se quindi potrebbero esserci altre piante a rischio. Quello che è accaduto è molto grave perché questo è uno spazio pubblico, aperto, frequentato da tantissime persone, dove svolgono le proprie attività tante associazioni. Chiederemo un vertice con la Asl”.