Si è svolta questa mattina all'Aquila, alla Villa Comunale, la cerimonia celebrativa in occasione del 75° anniversario della proclamazione della Repubblica.
In ragione delle misure di precauzione adottate per il contenimento ed il contrasto dell’epidemia in atto da Covid-19, la manifestazione si è tenuta con le necessarie limitazioni e non ha previsto l’usuale schieramento dei reparti in armi interforze.
Alla cerimonia sono intervenuti il Presidente della Giunta Regionale; il Sindaco della città dell’Aquila; Sindaci e rappresentanti dei comuni della provincia e dell’Amministrazione Provinciale; i vertici delle Forze dell’Ordine, dell’Esercito e dei Vigili del Fuoco e l’arcivescovo dell’Aquila, il cardinale Cardinale Petrocchi.
La manifestazione ha previsto: l’alzabandiera, sulle note dell’inno nazionale suonato dagli studenti del conservatorio Casella; la deposizione di una corona al monumento ai caduti; un minuto di silenzio e di raccoglimento; la lettura del messaggio del Ministro della Difesa; per concludersi con la lettura, da parte del Prefetto Cinzia Torraco, del messaggio del Presidente della Repubblica.
Il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Settantacinque anni fa, riconquistata la libertà, il popolo italiano poté, con il referendum del 2 giugno 1946, scegliere il proprio destino.
Il voto per la Repubblica consentì all’Italia di intraprendere il percorso della democrazia, del progresso sociale, dello sviluppo. Un passaggio storico tanto atteso e fondamentale per tutti i cittadini duramente provati da una stagione di guerre e dalla dittatura.
Un patto di cittadinanza sancito dal suffragio universale che, per la prima volta, includeva in maniera completa il voto femminile. Gli italiani e le italiane, insieme, per una nuova Italia.
Da allora il processo di crescita e consolidamento della democrazia non si è mai interrotto e ha superato altre terribili prove, come la sfida del terrorismo.
La Repubblica, in questi anni, ha rafforzato costantemente il proprio prestigio con una autorevole partecipazione alle Organizzazioni internazionali, dalle Nazioni Unite, all’Alleanza Atlantica, alla Unione europea, di cui è stata fondatrice ed è convinta e attiva sostenitrice.
A questo sforzo hanno contribuito in maniera significativa le Forze Armate, legate alle Istituzioni della Repubblica e alla sua Costituzione dallo speciale giuramento di fedeltà.
Ad esse va la riconoscenza del Paese per la dedizione al servizio e il valore dimostrati anche nella complessa e delicata situazione emergenziale che minaccia la nostra salute, il nostro benessere e il libero esplicarsi delle nostre esistenze.
Rinnovo, con particolare commozione, la gratitudine del popolo italiano a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per l’Italia e alle loro famiglie costrette a convivere con un dolore incolmabile.
La congiuntura sanitaria non consentirà, per il secondo anno di seguito, di tenere la tradizionale manifestazione nella quale si celebra anche l’abbraccio dei cittadini alle Forze Armate.
Mi è grato, in loro nome, in questo giorno della Festa della Repubblica, esprimere ai militari di ogni ordine e grado e al personale civile, l’apprezzamento per l’insostituibile apporto offerto al bene comune.
Viva le Forze Armate, viva la Repubblica!.