Nei giorni scorsi il personale della Squadra Mobile dell’Aquila ha tratto in arresto S.I., 56enne cittadino macedone e regolare sul TN., e E.A., 33enne di nazionalità marocchina pregiudicato per reati specifici, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
In particolare nel corso di un mirato servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti lungo le statali della provincia aquilana, gli operatori della Sezione antidroga, mentre percorrevano la S.S.17 nel comune di Poggio Picenze, notavano due persone, che, scese dalle rispettive autovetture, con fare sospetto si scambiavano degli oggetti.
Gli investigatori intervenivano prontamente e, dopo aver bloccato i due uomini, procedevano al controllo degli stessi, che dava esito positivo in quanto S.I. veniva trovato in possesso di un involucro contenente circa 23,00 g. di sostanza stupefacente, risultata essere della cocaina, ed ad E.A. veniva sequestrata la somma in contanti di 1000 euro, provento dell’attività illecita.
Entrambi venivano, pertanto, tratti in arresto e al termine degli adempimenti di rito posti agli arresti domiciliari, a disposizione dell’A.G. che all’atto della convalida, avvenuta nella giornata di ieri, disponeva la misura cautelare dell’obbligo di dimora, nei rispettivi comuni di residenza, e l’obbligo di firma quotidiana negli Uffici di Polizia.
Furto e spaccio di droga, arrestato cittadino marocchino
Nella serata di ieri, 4 giugno, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura ha dato esecuzione alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di L’Aquila, dott. Baldovino de Sensi, su richiesta del Sostituto Procuratore, dott. Stefano Gallo, nei confronti di F.M., 18enne di nazionalità marocchina.
La misura si è resa necessaria a seguito delle attività compiute dagli operatori della Trattazione Atti di Polizia Giudiziaria delle Volanti, grazie alle quali è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane in relazione a reati quali furto, perpetrato più volte presso noti supermercati ed esercizi commerciali del capoluogo, e cessione di sostanza stupefacente, avvenuta all’interno della comunità presso la quale è ospite.
Un quadro che ha fatto emergere chiaramente l’indole delinquenziale e l’elevata pericolosità sociale dello straniero che aveva codificato un preciso modus operandi consistente nell’entrare nei negozi, ritirarsi nel camerino, staccare le placche antitaccheggio, servendosi di cesoie portate per l’occasione, ed uscire dall’esercizio commerciale con il materiale trafugato celato sotto i propri indumenti.
L’esigenza cautelare, scaturita anche dalla valutazione dei precedenti a carico del giovane e dal pericolo di reiterazione dei reati, prevede che lo stesso non possa allontanarsi dalla frazione cittadina nella quale è domiciliato senza autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria e nel divieto di uscire dalla propria dimora dalle ore 19.00 alle ore 8.00.