Due cittadini macedoni, P.A. e O.I., entrambi di 27 anni, sono stati arrestati dalla Squadra Mobile dell’Aquila con l’accusa di detenzione e spaccio di cocaina.
I fatti sono avvenuti lunedì 11 ottobre.
Tutto è partito dal pedinamento di P.A., pluripregiudicato con diversi precedenti per spaccio di droga, già noto alla forze dell’ordine. Queste ultime hanno iniziato a seguirlo mentre circolava a bordo della sua auto, un mezzo di grossa cilindrata, nel quartiere del Torrione. Il pedinamento è proseguito fino a una via del centro storico. Lì l’uomo è stato visto cedere un involucro al suo connazionale. A quel punto la polizia ha iniziato a seguire anche lui, fermandolo poco dopo mentre tentava di disfarsi della busta ricevuta da P.A., contenente 44 dosi di cocaina già pronte per essere vendute, nascondendola dentro una cabina elettrica. Contestualmente la Squadra Mobile ha bloccato anche P.A., rinvenendo dentro la sua auto, a seguito di una perquisizione, 500 euro in contanti e materiale per il confezionamento delle dosi.
I due sono stati arrestati.
P.A., in virtù dei precedenti, è stato condotto nel carcere di Lanciano mentre O.I, incensurato, è stato espulso dall’Italia con procedura d’urgenza messa in atto dalla questura su provvedimento del prefetto. O.I, nel corso degli interrogatori, ha raccontato di essere arrivato in Italia convinto proprio dal connazionale con la promessa di un lavoro e di essere stato poi da egli stesso indotto a dedicarsi allo spaccio.