Partono nello stabilimento Thales Alenia Space dell'Aquila le iniziative sindacali di contrasto alla cassa integrazione guadagni ordinaria preannunciata dall'azienda.
In una partecipata assemblea tenutasi presso lo stabilimento aquilano - afferma la rappresentanza sindacale unitaria di Fim, Fiom e Uilm - sono state decise immediate azioni di lotta che inizieranno domattina (oggi, venerdì 13 giugno ndr) mediante 4 ore di sciopero all'inizio di ogni turno di lavoro con presidio ai cancelli e blocco degli straordinari.
Il 9 giugno scorso, l'ad di TAS-I Elisio Prette ha annunciato l'avvio delle procedure per l'apertura della cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) per 13 settimane per 350 lavoratori degli stabilimenti italiani dell'Aquila, Milano e Roma.
A L'Aquila dovrebbero essere interessati 80 lavoratori.
La motivazione ufficiale della Cigo è la mancata erogazione della prevista trance di finanziamento da parte dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) per il programma Cosmo SkyMed seconda generazione, con conseguente vuoto lavoro degli addetti attualmente impegnati sul programma.
"Fim Fiom e Uilm" - si legge in una nota - "richiedono che non si avvii la procedura ritenendo necessario affrontare le criticità attraverso scelte industriali e gestionali che siano indirizzate al rafforzamento del settore spaziale nazionale e non attraverso soluzioni che avrebbero il solo risultato di disperdere capacita' e professionalita' essenziali per mantenere un ruolo di primo piano nei confronti del mercato".
"Peraltro" - aggiungono i sindacati - "il mancato finanziamento provoca effettivamente gravi danni e genera incertezze sulle attività produttive future. Le Rsu, il sindacato nazionale e territoriale chiedono quindi al governo, a Finmeccanica e all'Asi un deciso impegno a far sì che i finanziamenti vengano erogati rispettando il contratto già firmato di Cosmo e inoltre che il settore spaziale Italiano di cui TAS-I è il maggiore attore industriale, riceva adeguata attenzione per poter conservare e incrementare la sua rilevanza economica, tecnologica e strategica fondamentale per il Paese".
E stamane, ai cancelli della Thales, c'era anche la senatrice democrat Stefania Pezzopane: “Riprovevole la decisione dell’azienda di mettere in cassa integrazione 350 dipendenti di Thales Alenia, di cui 80 dello stabilimento aquilano. Sto già lavorando ad un’interrogazione, che chiederò di firmare ai parlamentari delle altre regioni in cui sono presenti i siti Thales, che rischiano la cassa integrazione. Il governo va sollecitato affinché sostenga il rafforzamento del settore spaziale nazionale e in particolar modo il progetto Cosmo Skymed. Non è pensabile che l’azienda ricorra alla cassa integrazione o altre soluzioni che disperdano capacità e professionalità importanti, ma va avviato un confronto tra azienda, governo e Finmeccanica per far rispettare gli accordi presi. Per L’Aquila sarebbe un duro colpo - ha spiegato la Senatrice - considerando che il nuovo sito Thales è stato realizzato dopo il sisma con un cospicuo investimento, che ha consentito di tutelare posti di lavoro e ridare ossigeno al territorio. Un risultato che si rischia di perdere, perché vengono messi a rischio posti di lavoro di persone ad alta specializzazione professionale”.