Giovedì, 12 Giugno 2014 19:14

Guido Dezio: "Sì, ho lavorato all'Aquila per il Consorzio Stabile 99"

di 

"Sì, ho lavorato nella ricostruzione dell'Aquila ma nessuno mi ha aiutato". A parlare è Guido Dezio, ex braccio destro di Luciano D'Alfonso, in un'intervista rilasciata al quotidiano on-line pescarese PrimaDaNoi.

L'articolo (la cui seconda parte verrà pubblicata domani), è, in sostanza, una risposta a NewsTown, che qualche giorno fa aveva scritto (notizia, peraltro, a molti già nota da tempo) che, nel post terremoto, Dezio aveva lavorato per un certo periodo ("18 mesi" è specificato nell'intervista) per il consorzio Stabile 99, uno dei più grandi e importanti tra quelli costituitisi all'Aquila all'indomani del 6 aprile 2009.

Riportiamo qui di seguito alcuni estratti dell'intervista, realizzata dal direttore di PrimaDaNoi, Alessandro Biancardi.


Dezio racconta che sua moglie è aquilana, così come i suoceri che hanno ricevuto danni dal terremoto del 2009. Nell’anno successivo Dezio racconta di essersi recato molto spesso a L’Aquila per cercare di dare una mano al suocero e capire come fare per riparare i danni subiti alla proprietà del familiare.

Gli anni sono quelli bui: il secondo arresto è sopraggiunto il 15 dicembre 2008 e nel 2009 è iniziato il processo andato avanti fino al 2013. Nel frattempo il Comune (giunta Mascia) lo ha sospeso dall’incarico per alcuni mesi.

Nel 2011 dopo una frequentazione assidua nel capoluogo per i problemi familiari, Dezio racconta di aver conosciuto «alcuni responsabili di ditte che volevano lavorare a L’Aquila nella ricostruzione». Tra questi ricorda prima Gizzi e poi Nurzia e a loro chiede di poter esser utile fornendo un «importante supporto tecnico per la formazione del costituendo consorzio».

Secondo il racconto, Dezio sfruttando una legge che prevede che i dirigenti pubblici per formazione possano svolgere incarichi presso privati sospendendo il rapporto pubblico, riesce ad essere assunto per 18 mesi nel Consorzio Stabile 99.

"Il Comune è stato ben lieto di concedermi questa possibilità perché così non ha dovuto pagarmi nulla, io avevo bisogno di lavorare e per legge sono stato inquadrato come dirigente amministrativo e mi sono occupato di molte cose".

Dezio parla dello Statuto e della ossatura legale e giuridica del consorzio ma anche dei faticosi rapporti che intercorrevano tra i soci dove ci sono "tante teste che devono andare d’accordo".

Il consorzio inizialmente era costituito da ditte grandi, veri colossi, e da piccole realtà locali.

In una prima formazione ne facevano parte: Ormas srl, Domus dei F.lli Gizzi srl e Robolis srl, Cmsa Società Cooperativa, Piacenti spa, Acmar scpa, Gerso srl.

L’idea era quella di creare una sinergia che evitasse che il grande venisse a L’Aquila a spremere i piccoli e che insieme si potesse lavorare alla ricostruzione.

Insomma, da cosa nasce cosa e Dezio riesce a farsi apprezzare nonostante "non sia affatto semplice farsi assumere se hai guai giudiziari, ma ho lavorato sodo, mi hanno testato, mi hanno provato e hanno visto che ero capace".

Nessuno mette in dubbio le sue capacità ma capisce che è davvero difficile credere che la politica, che fa talvolta cose immonde e riesce a sistemare persone di gran lunga meno preparate di lei, non si sia mossa per aiutarla…

Non ho chiesto nulla alla politica, perché avrebbe dovuto aiutarmi?

Avrà qualche amico fuori e dentro il Pd… possibile che nessuno l’abbia aiutata?

Io non ho chiesto nulla, io non chiedo e nessuno si è offerto anche perché allora ero più un impiccio che altro… tragga lei le conseguenze….

Mi sembra difficile credere che anche D’Alfonso non le abbia offerto un aiuto…

Dimentica che anche Luciano in quegli anni era sotto un treno come me…

E a L’Aquila possibile che non sia mai andato in Comune a parlare con Cialente…?

Cialente l’ho conosciuto anni dopo ma ai tempi del Consorzio non l’ho mai visto. Non ho avuto alcun tipo di rapporti con il Comune de L’Aquila, anzi le dico di più: non abbiamo avuto nessun affidamento diretto eppure ne avremmo avuto diritto, non abbiamo avuto nessuna commessa pubblica. Abbiamo partecipato alle gare ma non le abbiamo vinte.

Poi Dezio spiega che in realtà la Acmar, una delle ditte del Consorzio, ha vinto una gara per i sottoservizi (non ricorda di più) ma in qualità di ditta singola e non come membro del consorzio perché c’era anche questa possibilità.

In realtà il Consorzio Stabile 99 ha avuto molte commesse dai privati per la ristrutturazione privata dove è ancora impegnata.

Nonostante la bravura nel reperire le commesse il Consorzio non ha mai ritenuto di dover fare opera di trasparenza e sul sito malandato e vecchio campeggia una sola pagina ed un depliant commissionato alla Mirus "notoriamente di parte politica avversa: eppure abbiamo chiesto preventivi e io stesso ho scelto quella ditta", spiega Dezio.

Nel sito non compare neppure la ditta di Massimo De Cesaris che a Pescara ha realizzato tra le altre cose il Ponte del Mare ed è stato compagno di sventure di Dezio e D’Alfonso nel processo Housework…

“De Cesaris è arrivata dopo e non è stato uno dei soci fondatori…”

Il Consorzio ha subito diverse variazioni e alcuni soci sono usciti e altri entrati e al momento in cui ha lavorato Dezio tra la metà del 2011 e dicembre 2012 ad affiancarlo c’erano altre tre persone assunte dal Consorzio stesso mentre il resto del lavoro veniva effettuato dai dipendenti distaccati dalle altre ditte partecipanti.

"Non credo ci siano ombre di nessun genere», dice ancora, «ho lavorato anche 18 ore, ho sofferto moltissimo in quel periodo e stare lontano da Pescara mi ha aiutato anche perchè mi sono fatto apprezzare da chi non mi conosceva. Concluso il contratto di collaborazione temporanea di 18 mesi sono ritornato a lavorare in Comune il 1 gennaio 2013".

Da allora è dirigente del servizio elettorale in attesa di una nuova e più impegnativa mansione qualora il nuovo sindaco Marco Alessandrini lo vorrà.

 

Ultima modifica il Venerdì, 13 Giugno 2014 10:36

Articoli correlati (da tag)

Chiudi