Lunedì, 28 Giugno 2021 14:55

Centenario bandiera di guerra del 9° Reggimento Alpini, le celebrazioni

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Il Nono Reggimento Alpini dell’Aquila festeggia il centenario del conferimento della bandiera di guerra (che risale al 1 luglio 2021, un anno dopo la nascita del reparto, istituito con un decreto regio del dicembre 1920) con due giorni di iniziative, eventi, mostre e convegni, in programma il 1 e 2 luglio.

A illustrare il cartellone delle celebrazioni sono stati, in conferenza stampa, il comandante del Reggimento, il colonnello Gianmarco Laurencig, lo storico e giornalista Francesco Fagnani, il presidente dell’Ana Abruzzi Pietro D’Alfonso.

La bandiera di guerra del 9° reggimento è la più decorata dell’Esercito Italiano, potendo vantare due croci di Cavaliere dell’ordine militare d’Italia (Prima Guerra Mondiale e operazione Enduring Freedom, 2003), 2 medaglie d’oro e quattro d’argento al valor militare (oro: fronte russo e fronte greco-albanese; argento, Prima e Seconda Guerra Mondiale e Guerra di Liberazione), 2 medaglie di bronzo al valore dell’Esercito (sisma 1976 a Tolmezzo e sisma 1980 provincia di Potenza) e una croce d’argento al merito dell’Esercito (sisma Centro-Italia 2016-17).

Le celebrazioni inizieranno giovedì 1 luglio, con la deposizione di una corona di fiori al monumento ai caduti del 9° reggimento (all’interno della Caserma Pasquali), per poi proseguire prima nella chiesa di S. Bernardino per la messa officiata dall’arcivescovo dell’Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, po, nel pomeriggio, all’Auditorium del Parco del Castello per il convegno 9° reggimento Alpini/sezione Ana Abruzzi. Cento anni insieme”. La giornata si chiuderà con una mostra statica che sarà allestita a piazza Duomo dalle 17 alle 23, durante la quale si esibirà la Fanfara della Brigata Alpina Taurinense.

Il giorno successivo le attività si svolgeranno all’interno della Caserma Pasquali in mattinata con vari appuntamenti tutti dedicati alla Bandiera di Guerra con la presenza del comandante delle Truppe Alpine. La due giorni sarà aperta alla cittadinanza.

Nel corso della due giorni, alla bandiera di guerra sarà attribuita un'altra decorazione, una medaglia d’oro al merito concessa dalla Croce Rossa per il supporto dato dal reggimento alla popolazione nelle principali calamità che si sono susseguite negli ultimi anni.

“Il 9° reggimento ha due dimensioni” ha detto il colonnello Laurencig “quella classica con l’unità di manovra che è il Battaglione L’Aquila e un’altra dimensione con il Battaglione Vicenza per supportare la popolazione in caso di calamità che è stato ricostituito di recente, nel 2017. La bandiera di guerra venne concessa al Reggimento nel 1921, il 1 luglio. Per me è un elemento di grande onore, soddisfazione, orgoglio ed anche emozione poter essere il trentesimo comandante del Nono che celebra il centenario del Reggimento e della bandiera di guerra”.

Negli ultimi 28 anni, ha ricordato Laurencig, il 9° reggimento ha partecipato a 16 missioni all’estero. La prima, nel 1993, si svolse in Mozambico (missione Onumoz). A seguire ci sono state quella del 1998 in Bosnia-Erzegovina, quelle tra il 1999 e il 2001 in Albania e Kosovo, le sei missioni in Afghanistan (l’ultima delle quali risalente al 2012), più quelle in Libano (2015), Libia (2017) e Lettonia (2018). Alle 16 missioni all’estero vanno poi aggiunte quelle nazionali, tra le quali vanno annoverate quelle del 2009 e del 2016 (denominate, rispettivamente, Gran Sasso e Sabina) scattate in occasione dei terremoti dell’Aquila e del Centro Italia.

Laurencig e D’Alfonso hanno sottolineato anche l’apporto dato dal reggimento nella gestione della pandemia con la realizzazione degli hub vaccinali (Scafa) e il supporto dato alla campagna vaccinale con i team mobili, grazie ai quali è stato possibile raggiungere e rendere covid-free i centri più piccoli.

“Festeggiare un centenario è sempre bello, come Ana è un onore esserci” ha detto il presidente Ana D’Alfonso “la nostra associazione festeggerà anche i suoi 92 anni. Abbiamo più di 10 mila iscritti, 1800 sono volontari della Protezione Civile che è sempre presente per le necessità che ci sono, ora soprattutto negli hub vaccinali. A livello nazionale l’Ana farà dei campi scuola in Italia, uno si farà nel centro Italia, proprio all’Aquila ad agosto, con circa 60 allievi. Ci saranno istruttori sia civili che militari nella caserma Rossi, campo aperto a ragazzi dai 16 ai 25 anni”.

A parlare del convegno storico invece lo storico e giornalista Francesco Fagnani: “ Il senso del convegno è il filo rosso che lega i ragazzi di ieri e quelli di oggi che hanno avuto la capacità di mettersi al servizio. L’alpino di ieri e oggi dunque attraverso una particolare lettura sulla resilienza”.

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