Venerdì, 11 Febbraio 2022 13:14

Monte Stabiata: si ad esercitazioni degli alpini ma non con mezzi militari

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Il Comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo ha espresso parere favorevole per il 2022 alle esercitazioni degli Alpini al poligono di Monte Stabiata ma "solo dopo lo stralcio dell'iniziale proposta di condurre attività fuori strada con i mezzi militari". 

A dirlo sono le associazioni ambientaliste Stazione Ornitologica abruzzese, Altura, Salviamo l'Orso e Lipu.

"Ricordiamo che nel sito sono state svolte per decenni esercitazioni a fuoco e con mezzi pesanti, nonostante fosse un parco nazionale. Attività che avevamo immediatamente segnalato come incompatibili vista anche la situazione sul campo con il cotico erboso solcato da una miriade di piste visibili addirittura dalle foto satellitari. Per non parlare di un'area risultata contaminata da metalli pesanti per la quale da anni è ancora aperta una procedura presso il Comune di L'Aquila".

Quelli sono habitat tutelati a livello europeo, ribadiscono le associazioni, che "ospitano comunità di fauna e flora protetti dalle normative comunitarie".

Gli Alpini, dopo aver ottenuto il nulla osta del parco, potranno fare attività con accampamento di 50 persone ed esercitarsi esclusivamente a piedi. 

Soddisfatto il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi: "Apprendo con grande favore il parere tecnico positivo espresso dal Parco nazionale Gran Sasso-Monti della Laga circa la possibilità che il IX reggimento Alpini continui a svolgere le esercitazioni nell’area di Monte Stabiata. L’iter autorizzativo dello screening ambientale si è concluso, con approvazione, dalla parte della Regione e l’indicazione giunta dall’ente Parco, che ringrazio entrambi, ha segnato un punto determinante per la definizione di una vicenda molto sentita, oltre che dalle penne nere, dall’intera comunità”.

Quei luoghi - sottolinea il primo cittadino - "rappresentano un polo nevralgico per l’addestramento dei militari che attueranno i loro compiti nel rispetto dei vincoli di legge e dell’ambiente, così come prescritto, coniugando le loro esigenze con quelle della tutela di un prezioso e tutelato ecosistema. Il confronto proficuo tra tutte le istituzioni coinvolte ha permesso di individuare un percorso condiviso volto a soddisfare le diverse necessità manifestate nel procedimento di Valutazione di incidenza ambientale. Quello tra la città dell’Aquila e l’intero territorio con il IX reggimento è un legame forte - ha aggiunto Biondi - reso indissolubile dal sostegno, insieme alle altre Forze dell’Ordine, Vigili del fuoco e Protezione civile, fornito alla popolazione nei drammatici mesi del post sisma 2009 e per gli encomiabili sforzi profusi in occasione del terremoto del gennaio 2017 che ha interessato diversi centri dell’Aquilano o degli incendi che hanno funestato le nostre montagne nel 2020. Azioni svolte con professionalità, senso del dovere e grande umanità a testimonianza di un grande amore per questa terra che il sottoscritto, la municipalità e i cittadini testimoniano con i sentimenti di affetto e riconoscenza".

Da parte loro, gli ambientalisti ribadiscono che un'area protetta non dovrebbe essere destinata, in generale, a queste esercitazioni, "anche in considerazione dell'esistenza di siti alternativi in zone non tutelate. Ora in ogni caso bisogna imporre il ripristino degli habitat e concludere la procedura di bonifica ancora aperta. Siamo certi che il sindaco dell'Aquila, che oggi plaude all'ok del comitato VIA, si darà da fare con altrettanta solerzia per il restauro ambientale di tutte le aree".

Ultima modifica il Venerdì, 11 Febbraio 2022 17:49

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