"L'approvazione dello schema di convenzione per l'istituzione della Scuola nazionale dei vigili del fuoco a L'Aquila è l'ennesima presa in giro per la città e per gli stessi pompieri aquilani. Per la realizzazione del progetto è previsto un finanziamento di 15 milioni nel triennio 2021-2023 e di un milione a decorrere dal 2024. Peccato però che da 12 anni i vigili del fuoco aquilani aspettano ancora una nuova sede operativa e nonostante la loro netta contrarietà e 12 milioni in tasca, dirigenti sbagliati capitati in posti sbagliati in momenti sbagliatissimi, hanno deciso di realizzare una inutile opera pubblica di fronte al locale cimitero monumentale, che oltre a non rispondere alle accresciute esigenze del Corpo finirà per rappresentare un danno irreparabile per la città, senza tuttavia risolvere i problemi logistico-operativi dei vigili del fuoco".
Così i sindacati di categoria Conapo, Cgil e Confsal che pur di evitare la ricostruzione della sede operativa nell'area di via Panella, nelle settimane scorse hanno anche proclamato lo stato di agitazione del personale e si dicono "pronti a scioperare, a oltranza se necessario".
"Dall'amministrazione comunale ricordano come i vigili del fuoco sono stati tra i primi a prestare soccorso a seguito del sisma 2009 e hanno svolto un ruolo fondamentale per la cittadinanza, ma evidentemente non abbastanza da meritarsi una sede adeguata né di avere voce in capitolo sulla scelta del sito dove realizzarla. Eppure - ribadiscono i sindacati - non occorrono capacità particolari per comprendere che il sito individuato in via Panella è del tutto inadeguato a ospitare una simile opera pubblica. La nuova caserma dei vigili del fuoco dell'Aquila va realizzata nell'area della ex caserma Rossi o, in subordine, in altro sito idoneo e rispondente ai requisiti stabiliti dallo stesso Dipartimento dei vigili del fuoco tramite il gruppo di lavoro appositamente istituito nel 2019".
"La nomina del commissario per la realizzazione all'Aquila della Scuola nazionale dei vigili del fuoco è senz'altro una buona notizia ed estendere i poteri commissariali anche alla realizzazione della sede operativa, disponendo complessivamente di ben 27 milioni di euro, al fine di realizzare un unico polo all'avanguardia nazionale dedicato alle esigenze operative, formative e alloggiative del Corpo, sarebbe senza dubbio la soluzione migliore ma, evidentemente, troppo complicata da comprendere per i decisori che in questo momento storico, purtroppo, si sono ritrovati loro malgrado a occupare posti sbagliati".