I vigili del fuoco dell’Aquila hanno scioperato, questa mattina, davanti il palazzo della prefettura, su corso Federico II, per protestare contro la mancata ricostruzione, a 12 anni dal terremoto, della sede del comando provinciale di via Pescara ma anche per ribadire il no al progetto - voluto dal Dipartimento centrale ma condiviso anche dal Comune - di localizzazione della nuova sede su via Panella, nell’area attigua al tribunale dei minori dove, dopo il sisma, sono stati costruiti i map destinati proprio ai pompieri.
“Si tratta di un sito del tutto inidoneo” afferma Elio D’Annibale, segretario regionale del Conapo Abruzzo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco che ha indetto, insieme a Cgil, Uil, Cisl e Usb la giornata di mobilitazione “E’ inidoneo perché il Dipartimento stesso, con un studio appositamente realizzato nel 2019, stabilì che la nuova sede del comando provinciale avesse bisogno di un’area di 22/24 mila metri quadri mentre quel sito è di 12 mila metri quadri. Inoltre, è un'area che insiste in una zona della città trafficatissima, ingolfata e vicina al cimitero monumentale. Ci chiediamo, come vigili del fuoco ma anche come aquilani, se, con i 12 milioni di euro stanziati e già finanziati, sia giusto andare a edificare un’opera pubblica strategica in un sito inidoneo per spazi e opportunità, violentando una zona di città”.
Da tempo il Conapo e le altre sigle sindali hanno avanzato al dipartimento centrale e al Comune una controproposta: realizzare il nuovo comando provinciale nella vicina caserma Rossi, fino a qualche anno fa sede del 9° reggimento alpini e oggi quasi del tutto abbandonata: “Si tratta di una proposta presentata nel 2019 in occasione della visita dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini e concordata con tutte le parti, tanto che fu Salvini stesso ad annunciarla come cosa fatta. La Rossi sarebbe senz’altro il sito più idoneo e indicato”.
Intrecciata alla vicenda della ricostruzione della caserma del comando provinciale, c’è anche quella della realizzazione della nuova scuola di formazione nazionale, già finanziata con 15 milioni di euro, che dovrebbe sorgere in una porzione del progetto Case di Sassa. Un progetto molto contestato dai residenti - che non vogliono lasciare le proprie abitazioni così come è stato intimato loro dal Comune - ma anche dagli stessi vigili del fuoco aquilani: “Si tratta di una vicenda fotocopia e forse ancora più grave” osserva D’Annibale “Dopo l’esperienza della ricostruzione del comando provinciale, sarebbe stato necessario, da parte del Dipartimento, avviare un dialogo e un confronto preventivo con noi vigili e anche con i sindacati. Invece abbiamo appreso la notizia dai giornali. Vogliamo chiarire che non siamo contrari all’istituzione della scuola, anzi, ben venga. E’ una risorsa e un elemento di assoluto prestigio per la città. Ma il sito scelto dal Dipartimento insieme al Comune, è totalmente inidoneo. Lo dimostra anche il fatto che su questo progetto è nato uno scontro sociale”.
Con la nuova scuola di formazione a Sassa e il nuovo comando provinciale su via Panella, sarebbero tre, all’Aquila, le sedi dei vigili del fuoco, contando anche l’edificio che ospita la direzione regionale a Coppito. Tre complessi sparpagliati in tre zone della città molto distanti tra loro.
La proposta del Conapo è di rivedere radicalmente questa programmazione, resettare tutto e pensare all’unificazione dei tre progetti in un un progetto unico e organico: “Tutte e tre queste strutture sono ancora in una fase embrionale di costruzione o ricostruzione, visto che anche nella direzione regionale sono in corso dei lavori che però sono fermi da due anni per un contenzioso tra dipartimento e ditta" sotolinea D'Annibale "Qualsiasi persona dotata di buon senso a questo punto si fermerebbe e valuterebbe l’ipotesi di un sito unico. Sediamoci intorno a un tavolo e ragioniamo. Dato che, per un progetto del genere, ci sono sia i siti disponibili che le risorse economiche, perché 27 milioni di euro, più il milione di euro l’anno che la scuola di formazione riceverà una volta entrata a regime, è una quantità di soldi che all’Aquila non si è mai vista, valutiamo qual è la strada più percorribile. Individuiamo un sito in grado di raggruppare queste tre strutture. Un polo del genere diventerebbe un fiore all’occhiello non solo locale o italiano ma europeo. Abbiamo un’occasione unica e irripetibile ma Comune e Dipartimento se la stanno facendo sfuggire”.
Sciopero: all'Aquila adesioni al 93%, sindacati soddisfatti
Il sit in organizzato dai sindacati davanti la prefettura era inserito all'interno di uno sciopero proclamato in tutta la provincia dell'Aquila. Molto alto il numero delle adesioni, con il 93% all'Aquila città, l'80% a Avezzano, il 67% a Sulmona, l'80% a Castel Di Sangro.
"Ci riteniamo molto soddisfatti della risposta" dicono i sindacati "Il dato più rapprresentativo è sicuramente quello dell'Aquila città, a dimostrazione di qual è la volontà del personale. Anche per quanto riguarda l'incontro che abbiamo avuto oggi con il prefetto, ci riteniamo soddistatti. Il prefetto, al quale nei prossimi giorni forniremo un documento scritto contenente tutte le nostre richieste, ha mostrato particolare attenzione alle nostre argomentazioni e si è impegnato ad adoperarsi affinché si possa riaprire un ragionamento e una discussione tra tutti i soggetti interessati, comprese le nostre organizzazioni sindacali, per verificare la possibilità di giungere a una decisione che soddisfi tutte le parti in causa, ovvero Dipartimento centrale dl vigili del fuoco, comune dell'Aquila, Demanio, e personale dei vigili del fuoco dell'Aquila".