Dopo il rinvio delle elezioni per il rinnovo degli organi direttivi dell’Ance L’Aquila, deciso dai probiviri nazionali in seguito a una richiesta di verifica sollecitata da un consigliere, e a seguito delle dichiarazioni rilasciate da Marino Serpetti, uno dei due candidati, insieme a Eliseo Iannini, alla presidenza, si è tenuto ieri sera il consiglio generale dell’associazione costruttori.
“Il Presidente uscente Adolfo Cicchetti” si legge in una nota “nella sua neutralità di vertice e in un richiamo alla pacificazione ha voluto ribadire la strada maestra del confronto strettamente istituzionale, nei luoghi e nei modi”.
“E’ certamente un momento critico per Ance L’Aquila” ha commentato Cicchetti “ma non c’è nulla che non possa essere affrontato nelle sedi opportune e risolto con razionalità, trasparenza e nervi saldi”.
“Per quanto riguarda l’immagine di Ance L’Aquila, che sarebbe stata messa in discussione negli ultimi giorni, questa vive di anni di azioni positive sui nostri territori, di un grande e affidabile lavoro sulla ricostruzione e di una quasi secolare tradizione, avviata da illustri fondatori e onorata da meritevoli imprenditori locali. Non saranno le ultime risolvibili vicende ad offuscarla”.
“Questi nostri saggi predecessori hanno avuto l’intuizione 76 anni fa di unire le forze per affrontare insieme le difficoltà e le sfide che comporta un mestiere complesso e di forte impatto sociale ed economico che ci porta ogni giorno a confrontarci con il territorio e con le istituzioni pubbliche di ogni livello. Un ruolo che, per questo, ha sempre richiesto massima credibilità, unità ed equilibrio”.
“A questi valori, che di certo non tradiremo adesso, sono stati richiamati tutti, ieri sera, in una seduta dal clima molto dialogante, a tratti duro ma sincero che è riuscito però a smussare ogni intemperanza”.
“Se è comprensibile l’esuberanza dei singoli, in un’associazione che miracolosamente tiene insieme quelli che sul mercato sono diretti concorrenti, è d'altronde auspicabile che lo spirito associativo e l’interesse collettivo di tutti gli iscritti prevalga sulle tentazioni di rivalità imprenditoriale”.
“Questo si aspettano gli iscritti, che non amano le spaccature e deragliamenti dalla vera e tradizionale missione di Ance L’Aquila: curare le politiche dell’edilizia in un clima di professionalità e sinergia, come è stato finora”.
“Nessuna espulsione era all’ordine del giorno, ma un ritorno rapido al lavoro. A tutti è stato chiesto di contenere nei luoghi istituzionali dell’Associazione la fisiologica ma composta dialettica, così come è nello stile notoriamente sobrio di Ance. Anche questo è sacro rispetto per le imprese e per il territorio. Qualità indispensabili per ogni futuro presidente”.
“Possiamo dire con fiducia che il confronto di ieri sera ha riportato il baricentro della discussione sui temi essenziali e possiamo serenamente guardare alle prossime elezioni di rinnovo degli organi che saranno fissate appena possibile”.
“In questi giorni farà il suo corso l’interlocuzione tra Probiviri nazionali e provinciali, già avviato, che è sigillo di trasparenza e correttezza. Seguiremo le regole, non siamo preoccupati. Nel frattempo la quotidiana azione di Ance L’Aquila e l’attività di assistenza dei suoi uffici prosegue regolarmente il lavoro per le imprese iscritte, attraverso i legittimi organi direttivi in carica, con il consueto senso di responsabilità verso gli associati e verso il territorio”.