Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe sull’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia rileva nella settimana dal 7 al 13 luglio, rispetto alla precedente, “un incremento del 61,4% di nuovi casi (8.989 contro 5.571); si confermano invece in calo i decessi (104 contro 162), i casi attualmente positivi (40.649 contro 42.579), le persone in isolamento domiciliare (39.364 contro 41.121), i ricoveri con sintomi (1.128 contro 1.271) e le terapie intensive (157 contro 187)”.
“Sul fronte dei nuovi casi - afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - si registra un netto incremento settimanale, peraltro sottostimato da un’attività di testing in continuo calo, che rende impossibile un tracciamento adeguato dei contatti”.
Dall’inizio di maggio il numero di persone testate settimanalmente “si è infatti progressivamente ridotto del 56,3%, passando da 662.549 a 289.869”, evidenzia il report. Nella settimana 7-13 luglio in tutte le regioni, ad eccezione di Basilicata e Valle D’Aosta, “si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente per la progressiva diffusione della variante Delta”.
I decessi “continuano invece a scendere, attestandosi nell’ultima settimana a 104 con una media di 15 al giorno rispetto ai 24 della settimana precedente”, osserva Gimbe. “Come già previsto 3 settimane fa - commenta Cartabellotta - la strategia attendista per fronteggiare la circolazione della variante Delta non ha funzionato e adesso è necessario arginare le conseguenze dell’aumento dei contagi accelerando la copertura vaccinale completa di over 60 e fragili. Se per limitare la circolazione del virus rimangono fondamentali i comportamenti virtuosi, l’utilizzo del Green pass sul modello francese per l’accesso a bar, ristoranti e altre attività, seppur auspicabile, è poco applicabile a breve termine per vari ostacoli che dovrebbero essere fronteggiati e rimossi”.