Venerdì, 06 Agosto 2021 18:29

Covid, monitoraggio Iss/ministero Salute: Rt stabile ma cresce l'incidenza. Vaccini: il 17% degli over 60 non ha ricevuto nemmeno la prima dose

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Si stabilizza il valore dell'Rt nazionale, cresce l’incidenza dei casi, tassi di occupazione in terapia intensiva e in aree mediche leggermente in aumento, tutte le regioni a rischio moderato.

È questo il quadro che emerge dal monitoraggio settimanale dell’Iss e del ministero della Salute sulla situazione coronavirus in Italia. Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, parla di un'estate "quasi normale" grazie al Green pass.

INCIDENZA

Il valore dell'Rt nazionale, rispetto a 1,57 della scorsa settimana, si ferma a 1,56. Continua a crescere, di 10 punti, l'incidenza calcolata a ieri: passa da 58 casi ogni 100mila abitanti a 68. I due valori, che segnano la replicabilità del contagio e la circolazione del virus, sono indicatori chiave per le decisioni sulle misure di contenimento, assieme ai valori di occupazione dei reparti ospedalieri.

OSPEDALI

Per quanto riguarda gli ospedali, nessuna regione o provincia autonoma supera questa settimana la soglia critica di occupazione dei posti letto per pazienti Covid in terapia intensiva o area medica. Tuttavia, secondo il monitoraggio, il tasso di occupazione in intensiva è leggermente in aumento, al 3%, con i ricoverati che passano da 189 (27/07/2021) a 258 (03/08/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta invece al 4% e i ricoverati passano da 1.611 (27/07/2021) a 2.196 (03/08/2021).

TUTTE LE REGIONI A RISCHIO MODERATO

Dal monitoraggio emerge che le 21 regioni e province autonome italiane sono tutte a rischio moderato. Sono 16 le regioni che riportano “allerte di resilienza”, ma nessuna riporta “molteplici allerte di resilienza” che potrebbero far scattare un peggioramento della condizione di rischio.

Il monitoraggio, poi, conferma che la variante delta del virus SarsCoV2 è ormai largamente prevalente in Italia. La Delta, si rileva, è dominante nell'Unione Europea ed è associata a un aumento del numero di nuovi casi di infezione anche in altri Paesi con alta copertura vaccinale. Per prevenire un'ulteriore diffusione, si avverte, è fondamentale il completamento dei cicli di vaccinazione, oltre a un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenendo elevata l'attenzione e applicando misure e comportamenti di cautela.

In particolare, in Italia negli ultimi 45 giorni il 69,2% dei tamponi sequenziati è risultato positivo alla variante Delta, che ha superato la alfa, ferma al 17,3% e al 2 agosto il valore ha raggiunto l'85%. Nuovi casi di infezione causati dalla Delta sono stati segnalati in tutte le Regioni/PPAA.

"La curva in Italia sta crescendo, c'è un segnale di lenta ripresa del numero di nuovi casi: c'è una crescita in molte regioni, anche se la crescita è più limitata rispetto alle settimane precedenti, e sempre la fascia 10-20 è quella più colpita e sono quasi 5mila i comuni con almeno un caso", ha detto il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio.

VACCINI

"Sono vaccinati oltre 58% con un ciclo completo e oltre il 70% con la prima dose. Le giovani generazioni stanno aderendo in modo massiccio con la fascia 20-29enni che raggiunge il  64% con la prima dose, ma tra gli over-50 quasi 1 su 4 non hanno ancora fatto la prima dose", ha aggiunto Brusaferro. Ancora il 16-17% delle persone oltre i 60 anni non ha effettuato neppure la prima dose di vaccino, ha poi dichiarato Brusaferro.

"L'auspicio è che tutta la popolazione scolastica nelle fasce di età raccomandare possa vaccinarsi con ciclo completo, questo è il nostro appello perchè la vaccinazione è lo strumento più sicuro anche per questa fascia di popolazione. È però necessaria attenzione su tutti i momenti: si possono valutare anche attività di monitoraggio con i test", ha detto Brusaferro.

"L'aumento sembra aver decelerato, ma l'incidenza tende a crescere anche se più lentamente rispetto al passato: è bene continuare a mantenere comportamenti prudenti e misure come il green passo possono evitare in questo momento conseguenze, permettendo alle attività di continuare e vivendo un'estate quasi normale", ha spiegato invece Rezza.

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