E' stato presentato stamane il piano strategico di monitoraggio della qualità dell'acqua implementato dalla Gran Sasso Acqua, società per azioni che gestisce il servizio idrico integrato in 31 comuni, tra cui L'Aquila, servendo 100mila clienti (più 66mila fluttuanti, in particolare nel periodo estivo) con un rete di 2mila e 12 km che eroga circa 5 milioni e 600mila mc di acqua.
In attesa della messa in sicurezza dell'acquifero del Gran Sasso, che 'coabita' con i Laboratori nazionali del Gran Sasso e con l'autostrada A24 in quello che viene definito 'condominio impossibile', si tratta di una prima, importante risposta dell'azienda, sebbene ancora sperimentale, che potrà essere implementata nei prossimi anni e configurarsi come un modello se è vero che il Pnrr punta con forza sul monitoraggio e sulla riduzione della dispersione d'acqua delle reti italiane.
Alla presentazione di stamane hanno partecipato il presidente della Gsa Alessandro Piccinini, il direttore tecnico Armando Balducci, il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio, il vice presidente Emanuele Imprudente, l'assessore con delega alle aree interne Guido Liris, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi con alcuni primi cittadini del territorio oltre alla prefetta Cinzia Torraco.
Quale era la situazione esistente fino ad oggi? La prima serie di analizzatori delle acque della sorgente del Gran Sasso - ha spiegato Piccinini - "è stata installata nei primi anni Duemila all'interno del Laboratorio di Assergi; l'acqua veniva esaminata dopo circa 40 minuti dalla captazione proveniente dai due punti presenti sotto i tratti autostradali L'Aquila-Teramo e Teramo-L'Aquila".
In ottemperanza alla delibera di Giunta regionale 33/2019 e nel rispetto del Protocollo per la messa in sicurezza dell'acquifero che è stato sottoscritto nel settembre 2017, Gsa è intervenuta, innanzitutto, sulla prima serie di analizzatori delle acque; dunque, ha acquistato un gascromatografo che "consente - ha chiarito Piccinini - di fornire analisi in continua su composti organici volatili". Inoltre, è stato rafforzato il sistema di monitoraggio "con l'installazione di tre sonde multi parametriche direttamente alla sorgente che consentono di analizzare subito la torbidità, i composti organici e le caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua".
Inizialmente, venne installata una sola stazione di monitoraggio che registrava i dati in maniera alternata sulle due candele: "a questa si è aggiunta un'altra stazione di monitoraggio, una per ogni candela" ha proseguito il presidente della Gsa. Il sistema, in caso di rottura di una delle due, riesce a garantire il monitoraggio in modo alternato e continuo. Si è realizzato, altresì, un impianto di videosorveglianza all'interno della galleria.
Il piano strategico di monitoraggio presentato stamane è un ulteriore passo avanti, un primo progetto di evoluzione finalizzato al miglioramento della qualità e della sicurezza della risorsa idrica attraverso la digitalizzazione: di fatto, in collaborazione con la SPEE srl - società locale che opera, però, in ambito nazionale nel settore della sicurezza, dell'innovazione e della tecnologia - con cui si è siglato un patto di collaborazione, "la GSA riesce oggi ad assicurare un monitoraggio continuo e una gestione del rischio in tempo reale perché - ha inteso sottolineare Piccinini - nel caso in cui un parametro si avvicinasse a superare i limiti di legge, gli allarmi e i preallarmi arrivano direttamente alla SPEE, in tempo reale".
In base al tipo di allarme, s'interviene secondo specifiche procedure fornite da Gran Sasso Acqua.
Come detto, per il momento si tratta di un progetto ancora sperimentale, con 50 dispositivi installati, ma sviluppi futuri sono già in fase di test per il monitoraggio delle acque reflue e, in successione, è previsto il monitoraggio della sorgente Acqua Oria.
D'altra parte, l'esperienza insegna che è sempre più importante implementare sensori e soluzioni digitali per poter disporre di un monitoraggio remoto sicuro che, in tempo reale, possa fornire dati operativi e di gestione. E' questo il senso del piano strategico.