“Crediamo sia importante, da parte della Regione Abruzzo, considerare la possibilità di internalizzare i lavoratori precari della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila. In altre regioni si è fatto e si sta facendo. Non gettiamo al vento le competenze acquisite sul campo e diamo certezze ai lavoratori”.
Lo chiede il segretario aquilano del sindacato Anaao-Assomed, Loreto Lombardi.
"Le grandi difficoltà in cui si trova la sanità pubblica italiana, e dunque anche quella della nostra provincia, a causa dell’emergenza Covid-19 – sottolinea Lombardi – possono essere risolte con investimenti che portino ad aumentare il personale e a tutelare di più quello già presente. Ecco perché si può percorrere la strada già intrapresa in Puglia, dove, grazie al cambio delle linee guida regionali, si è iniziata la lotta al precariato con la creazione di una società in house regionale che ha permesso, grazie anche alla clausola sociale, l’internalizzazione diretta di 450 persone tra operatori 118 e Centro unico di prenotazione della Asl di Bari. Quindi, tutti i servizi esternalizzati dovrebbero essere riportati nell’alveo della Asl, il che significherebbe, tra le altre cose, far risparmiare soldi alla Regione".
Quella ‘esperienza – prosegue l’esponente aquilano del sindacato Anaao-Assomed – "possiamo replicarla anche in Abruzzo, dove sono moltissimi i lavoratori interinali e delle cooperative sociali che da anni contribuiscono alla tenuta delle strutture sanitarie pubbliche. Da parte nostra – conclude Lombardi – c’è, come sempre, la volontà di migliorare la sanità pubblica che mai come ora ha bisogno di essere potenziata dopo anni di tagli lineari ingiustificati e apportati solo per interessi economici".
Sull'annosa carenza di personale che, tra l'altro, sta determinando turni massacranti ed un rallentamento delle cure per i cittadini sono intervenuti anche il segretario generale della Cisl Fp Abruzzo Molise Vincenzo Mennucci, il Coordinatore provinciale della sanità pubblica Cisl Fp Marcello Ferretti, unitamente ai coordinatori territoriali sanità pubblica Anastasia Fusco e Orazio Soccorsi che chiedono "un incontro urgente al Direttore Generale della Asl 1, Ferdinando Romano, per un confronto franco e sincero al fine di affrontare tempestivamente le criticità della Asl1".
L’Emergenza Covid-19 resta ancora una spada di Damocle pendente sui lavoratori e sulla collettività "e purtroppo si registrano ancora punti dolenti in merito all’organizzazione del personale sanitario, quali i turni massacranti, il ritardo per le cure ai pazienti, nonché il rischio del blocco per le assunzioni" sottolineano i rappresentanti sindacali. "In questo momento storico, sarebbe paradossale e poco lungimirante indebolire la capacità di risposta ai bisogni di salute dei cittadini, anche attraverso la riduzione delle assunzioni".
Secondo la Cisl FP Abruzzo Molise "è necessario creare le condizioni affinché le strutture tornino ad operare nella loro piena ordinaria funzione, attraverso un piano reale di smaltimento delle liste di attesa. Per fare ciò, è necessario considerare il Sars-Covid-2 non più come un evento occasionale ma come un fattore endemico, adeguando la dotazione di personale a tale necessità. In caso contrario, l’assistenza al paziente Covid andrebbe a drenare dalle altre linee assistenziali con ovvie ripercussioni, come abbiamo visto sul ritardo delle cure".
I sindacalisti concludono dicendo che "rinunciare ai concorsi ed allo smaltimento delle graduatorie a tempo indeterminato significherebbe svuotare il sistema delle professionalità indispensabile oggi e nei prossimi anni. E’ necessario ripartire da un’attenta programmazione che nasca dal confronto franco con le rappresentanze, tanto più proficuo quanto più incentrato su un’attenta analisi dei bisogni assistenziali ed il censimento delle dotazioni organiche".