Giovedì, 23 Settembre 2021 17:49

Draghi all'Aquila per la cerimonia d'inaugurazione del Parco della Memoria. La rabbia di Vittorini: "Passerella a cui non parteciperò". Biondi: "Sorpreso dalle sue affermazioni"

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Su invito del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna, saranno all’Aquila martedì 28 settembre.  

Parteciperanno alla cerimonia di inaugurazione del Parco della Memoria, il monumento realizzato per rendere omaggio alle vittime del sisma che il 6 aprile 2009 ha causato la scomparsa di 309 persone, e alla firma dell’avvio dell’ultimo procedimento di concessione di contributo per la ricostruzione privata.

"Una passerella a cui non parteciperò" l'affondo di Vincenzo Vittorini che, la notte del 6 aprile, perse la moglie e la figlia e, da allora, è una delle voci simbolo del comitato dei familiari delle vittime.

"Questa mattina - spiega Vittorini - vengo chiamato dalla segreteria del sindaco dell’Aquila che mi annuncia la prossima inaugurazione del Parco della Memoria che avverrà martedi 28 Settembre, dopo che il Comune stesso ha ricevuto la conferma dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, deduco, per la probabile presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri. Per un evento cosi importante avevamo chiesto ed ottenuto, di comune accordo con il Comune dell’Aquila, lo spostamento dell’inaugurazione dal 6 Aprile (in piena pandemia Covid) ad un periodo più 'tranquillo' per permettere, da un lato, la partecipazione da un lato di tutti i familiari delle vittime o di una rappresentanza degli stessi e, dall’altro, la partecipazione della città per un momento di condivisione e per superare le annose 'diversità di opinione' riguardo il luogo della Memoria che non è di qualcuno, ma è e sarà sempre della intera città".

Oggi - prosegue Vittorini - "vengo improvvisamente a conoscenza che martedi ci sarà, o dovrebbe esserci, l’inaugurazione del Parco della Memoria, in cui sia i familiari delle vittime che i cittadini rappresenterebbero degli 'orpelli' o peggio delle 'marionette' di una manifestazione prettamente politica che mette, per me, definitivamente la parola fine su un’annosa vicenda che purtroppo ha visto il Parco della Memoria come un punto di divisione della città piuttosto che come un luogo di unione della cittadinanza tutta colpita dalla tragedia del 6 Aprile 2009".

Essere invitati in data 23/09/2021, a soli 5 giorni dalla manifestazione, rappresenta lo schiaffo definitivo e la beffa che questa città e la sua Amministrazione, presente e passata, hanno dato alle vittime e ai loro familiari, denuncia Vittorini. "Un preavviso cosi breve, probabilmente per assicurarsi la presenza di 'illustri' rappresentanti politici a discapito di persone 'comuni', rende la cerimonia di inaugurazione del Parco della Memoria una passerella, a cui non parteciperò e spero che non partecipino né i familiari delle vittime né la cittadinanza. Sono esterrefatto e profondamente indignato ed addolorato".

A stretto giro la replica del sindaco Biondi: "Sono e sarò sempre umanamente vicino alla sofferenza di Vincenzo Vittorini. Ma sono anche sinceramente e profondamente sorpreso dalle sue affermazioni, riferite alla prossima inaugurazione del Parco della memoria. Parole cariche di risentimento che questa città e questa amministrazione non meritano". Parlare di 'schiaffo' - prosegue il sindaco - "non mi sembra corretto, oltre che irriguardoso. Ricordo che, da sindaco di Villa Sant’Angelo, a gennaio 2010, feci realizzare il primo monumento dedicato alle vittime del terremoto. Appena abbiamo avuto la conferma della presenza del premier Draghi e del ministro Carfagna, subito dopo la Prefettura e le Forze dell’ordine, Vincenzo Vittorini è stata la prima persona che ho chiesto venisse avvisata dalla mia segreteria".

Aggiunge Biondi: "Ritengo che la partecipazione di un presidente del Consiglio dei ministri in città e di un esponente del governo nazionale, con agende comprensibilmente fitte, per onorare uno spazio della comunità dedicato al ricordo, sia motivo di orgoglio. Un sentimento condiviso da altri familiari delle vittime del sisma che hanno assicurato la loro presenza. Non c'è memoria senza ricordo: per questo abbiamo cercato con ogni sforzo, condividendo e modificando alcune parti del progetto originario anche con i parenti delle vittime oltre che con i residenti, di restituire alla comunità un'area in cui questi due sentimenti potessero essere coltivati quotidianamente. Perché quello del 6 aprile 2009 è un dolore indelebile e, soprattutto, collettivo".

Ultima modifica il Lunedì, 27 Settembre 2021 19:05

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