"Giustizia è fatta”.
Con queste parole il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha commentato la sentenza di piena assoluzione del dirigente comunale e direttore del Dipartimento servizi al cittadino, Tiziano Amorosi, pronunciata quest’oggi dalla Corte d’Appello del capoluogo abruzzese. “Si chiude, finalmente, una vicenda che per anni ha interessato un professionista eccellente, dalle indubbie e unanimemente riconosciute capacità e doti umane che opera, così come ha fatto sempre nel corso della sua brillante carriera, nel rispetto della legalità e delle norme. In questo lungo periodo il dirigente ha continuato a lavorare in maniera esemplare a servizio della comunità, pur nella particolare condizione emotiva ma confortato dal sostegno della famiglia e quanti non hanno mai smesso di manifestargli affetto e vicinanza".
Aggiunge il primo cittadino: "Non avevo dubbi sull’esito positivo di un procedimento che Amorosi ha affrontato con serenità e fiducia nella magistratura. Mi auguro che quanti, tra consiglieri e parlamentari, degni della peggior sinistra giustizialista, in passato hanno sferrato attacchi disgustosi nei confronti di un uomo dalla condotta cristallina, come stabilito dai giudici, abbiano anche il buon senso e la decenza di chiedere scusa", l'affondo.
Amorosi era stato condannato, in primo grado, a 10 mesi, con pena sospesa, nel processo che lo vedeva imputato per peculato.
I reati contestati si riferivano all'epoca in cui era dirigente della Provincia dell'Aquila. Amorosi era stato rinviato a giudizio nel 2015 in una costola del procedimento riguardante 6 tra dirigenti, funzionari e autisti della stessa Provincia, finiti sotto accusa per un presunto uso illecito delle auto di servizio.
Oggi, la Corte d'Appello ha ribaltato la sentenza di primo grado, assolvendo Amorosi da ogni accusa.