C'è tempo fino al 30 settembre per rispondere al bando che eroga contributi per l'attività dei Centri antiviolenza e per le Case rifugio per le donne vittime di violenza.
Lo comunica l'assessore regionale alle Politiche sociali, Pietro Quaresimale, sottolineando che "verranno finanziati i progetti più meritevoli in grado di dare un supporto concreto alle donne vittime di violenza".
I soggetti legittimati a presentare domanda sono: gli enti locali, in qualità di capofila del progetto, le associazioni e organizzazioni operanti nella Regione Abruzzo nel settore del sostegno e dell'aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato esperienze e competenze specifiche in materia di violenza contro le donne; Enti locali e associazioni, d'intesa tra loro.
L'intesa dovrà risultare da atto formale alla data della presentazione della domanda di contributo e permanere sino alla rendicontazione del contributo, laddove erogato, con indicazione altresì dei ruoli dei partecipanti e la ripartizione delle attività.
"Il finanziamento di progetti di supporto e inserimento per le donne vittime di violenza - spiega l'assessore Quaresimale - rimane l'obiettivo principale della legge nazionale, che la Regione Abruzzo ha provveduto a recepire approvando le Linee guida per le strutture regionali. Il fenomeno delle violenza sulle donne ha risvolti drammatici anche in Abruzzo e l'attività in tutti questi anni dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio rappresenta una risorsa per il territorio con l'erogazione di servizi essenziali per donne in difficoltà. Peraltro - conclude l'assessore - abbiamo avviato in questi mesi con le strutture regionali un rapporto di collaborazione e di comunicazione continua, tempestiva ed efficace con le associazioni al fine di assicurare la migliore e appropriata assistenza alle vittime di violenza".