In attesa dell’imminente Assemblea della Sezione CAI dell’Aquila, per la designazione del prossimo Consiglio Direttivo sezionale, la Sottosezione Altopiano delle Rocche, con l’assemblea elettiva del 21 agosto e con il Consiglio di Reggenza del 26 settembre, ha rinnovato le proprie cariche sociali.
Confermato Reggente della Sottosezione Marco Morante, vice-reggente Livio Allegretti, tesoriere Davide Buccimazza e consigliere Liberato Zaurrini; nominati consigliere segretario Sebastiano Cropano, revisori dei conti Luca Abbruzzetti, Francesca Ciaccia e Franco Morante.
Con l’occasione la Sottosezione ha istituito quattro Commissioni di supporto al Direttivo – escursionismo, sentieristica, cultura, rifugi – con il coinvolgimento di vecchi e nuovi Soci che hanno espresso volontà di collaborare.
Il nuovo Direttivo della Sottosezione ha gettato le basi dell’attività triennale 2022-2024, con cui intende dare sostanza a vari progetti di fruizione della montagna, anche ambiziosi, che richiederanno il pieno coinvolgimento non solo dei Soci ma anche degli enti presenti sul territorio.
A tal proposito sia la Sezione CAI dell’Aquila che la Sottosezione Altopiano delle Rocche dichiarano forte perplessità e preoccupazione per i seguenti punti:
- le recenti nomine, all’unanimità dei Sindaci votanti, dei Presidenti del Parco Sirente-Velino e della Comunità del Parco stesso, ritenute inopportune e sconcertanti, trattandosi di figure apertamente a favore della riduzione dei territori sotto la tutela dell’ente;
- il nuovo Regolamento di Fruizione della Rete degli Itinerari Sentieristici dello stesso Parco, che pretenderebbe un accesso ai sentieri previa prenotazione e schedatura dei frequentatori delle nostre montagne;
- i nuovi divieti apposti in Valle Majelama dal Comune di Massa d’Albe “per motivi di sicurezza pubblica legati al pericolo di slavine”, come bizzarra risposta al noto incidente dell’inverno scorso, come se il rischio valanghe riguardasse solo quel luogo e non l’intero nostro territorio montano.
La Sezione CAI dell’Aquila e la Sottosezione Altopiano delle Rocche ribadiscono con forza che la montagna si tutela includendo, con misure diversificate e innovative che richiedono studio, analisi ponderate e distribuite nel tempo, anziché azioni estemporanee e rinunciatarie, tese al mero scarico delle responsabilità. Con particolare riferimento agli incidenti in montagna, questi non possono essere evitati vietando l’accesso alla montagna stessa (altrimenti di questo passo andrebbe chiusa tutta) ma attuando importanti e concertate misure preventive.
Il Club Alpino Italiano indica la via maestra per ridurre drasticamente il numero e la gravità degli incidenti in montagna: informazione, formazione, stimolo per una crescita consapevole delle capacità tecniche individuali e della capacità di giudizio degli appassionati frequentatori dei nostri monti.