Abruzzo bocciato dai primi decreti ministeriali di assegnazione dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
La denuncia viene dai consiglieri regionali del Pd Silvio Paolucci e Dino Pepe, che lanciano l’allarme sull’assenza dell’Abruzzo dalla lista delle regioni beneficiarie degli oltre 1,6 miliardi stanziati dal ministero dell’Agricoltura per finanziare interventi nelle infrastrutture irrigue. Ma l’assessore regionale Emanuele Imprudente ribatte: “Ho già parlato con il ministro Patuanelli, sono in corso delle verifiche”.
Lo scorso 30 settembre il ministero dell’Agricoltura ha approvato il decreto tramite il quale sono stati selezionati i progetti ammessi a finanziamento tra quelli presentati dai consorzi di bonifica e dagli enti irrigui nell’ambito della linea di investimenti dedicata “all'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche”. Scorrendo la lista dei 149 progetti esecutivi dichiarati immediatamente ammissibili - ai quali se ne aggiungono altri dieci che saranno ammessi a finanziamento solo se, al termine della verifica dei progetti esecutivi ammissibili, risulteranno risorse disponibili - l’Abruzzo non figura.
“L’Abruzzo è il grande escluso dai primi decreti che il Governo sta varando per attribuire alcune delle risorse del Pnrr” attaccano Paolucci e Pepe “Evidentemente la Regione non produce progetti capaci di rispettare i criteri di ammissibilità e selezione da parte del Ministero delle Politiche Agricole, così come il Piano richiede, affinché i fondi possano essere subito resi disponibili per cantierare le opere. È questa l’ennesima bocciatura che arriva stavolta su un fronte importante qual è il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che è la conferma della triste escalation dell’esecutivo, che passa ormai da Giunta lenta a ferma”. “Non farsi trovare pronti su settori strategici per l’economia regionale, come appunto le risorse idriche e l’agricoltura, dopo aver cancellato i fondi destinati all’impianto irriguo fucense dalla precedente giunta regionale” sottolineano Paolucci e Pepe “è sintomo di una superficialità e una disattenzione che chi governa non può permettersi, né reiterare. L’Abruzzo, su 1,62 miliardi di euro per 149 interventi, prende zero euro, perché non siamo stati in grado di presentare progetti conformi alle regole di questo straordinario strumento di ripresa che l’Europa e il Governo hanno messo a disposizione. Ci attendiamo una pronta richiesta di riesame ma anche di conoscere lo stato delle progettazioni dei nostri consorzi di bonifica. Una disattenzione inaccettabile, ben sapendo che il PNRR raccoglie elaborati che possano concretizzarsi immediatamente in opere e ciò dimostra quanto sia palese il danno della Giunta lenta anche su questo fronte che sarà fondamentale per la programmazione futura”.
Immediata la replica dell’assessore regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente: “Ho provveduto a sentire il ministro delle politiche agricole Patuanelli e i massimi vertici del dicastero per avere spiegazioni in merito all’assenza della Regione Abruzzo dall’elenco degli interventi a favore dei Consorzi di bonifica per la migliore gestione delle risorse idriche ed abbiamo inviato formale richiesta di accertamento delle procedure di selezione inerenti l’Abruzzo”. “Così come previsto, infatti, nell’ambito della strategia degli interventi programmati all’interno del Pnrr in materia di politiche dell’acqua per l’agricoltura, il sistema regionale dei Consorzi di bonifica ha provveduto a selezionare ed inserire i progetti nell’apposita piattaforma, cui è seguito l’esame di procedibilità della Regione”, spiega Imprudente. “In particolare, sono presenti sulla piattaforma interventi per 245 milioni di euro, con vari livelli di progettazione a valere sulla fonte di finanziamento Pnrr. La selezione ed il caricamento dei progetti hanno avuto luogo come previsto dalle procedure entro il 25 settembre 2021. Agli investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, infatti, abbiamo dedicato, in collaborazione con Anbi (Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue ndc), molta attenzione, nonostante al nostro arrivo in Regione non vi fosse la benché minima programmazione progettuale, al fine di realizzare interventi diffusi sul territorio per l’uso efficiente e sostenibile dell’acqua in agricoltura, finalizzati ad aumentare la resilienza dell’agrosistema irriguo agli eventi climatici estremi, con particolare riferimento agli eventi siccitosi”. “Auspico un solerte riesame da parte del ministero per la situazione venutasi a creare, nella certezza di aver compiuto ogni step previsto dalla strategia prevista” conclude Imprudente.