E' stata inaugurata stamane la terapia intensiva dell'ospedale di Avezzano: una struttura di 700 metri quadrati dotata di 7 posti letto, parte dell’attività di potenziamento delle misure anti covid previste dalla struttura commissariale del Generale Francesco Figliuolo.
Al taglio del nastro hanno presenziato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, e i vertici della Asl 1.
"Si tratta di una struttura moderna, innovativa – ha evidenziato Marsilio – che permette di controllare 7 posti letto da un’unica postazione e che aiuta a diminuire l’esigenza di nuove risorse umane. Questa terapia intensiva – ha aggiunto il governatore – è completamente separata dal resto del corpo dell’ospedale e direttamente collegata con il pronto soccorso e consente, quindi, di poter curare e ricoverare i pazienti colpiti da malattie infettive in una fase acuta, senza avere nessun impatto con il resto dell’organizzazione ospedaliera. Garantisce, quindi, grande sicurezza sia ai pazienti di malattie infettive che a tutto il resto dell’ospedale, completamente protetto da questo virus".
Marsilio ha voluto ringraziare il commissario Figliuolo e la sua struttura "per aver accolto la richiesta di realizzare questo intervento e di aver seguito tutta la procedura garantendo 1 milione e mezzo di euro di intervento complessivo, compresi gli oltre 100 mila euro messi a disposizione dalla Asl per completare l’opera. Soldi ben spesi per dare maggiore forza alla nostra sanità e garantire buone condizioni di lavoro ai nostri medici e a tutto il personale, che ha saputo fronteggiare una stagione difficilissima".
"È una struttura che resterà sempre a disposizione dell’ospedale - ha proseguito Marsilio - con strumentazioni di altissimo livello, un’organizzazione razionale ed efficiente che ottimizza l’impiego del personale, perché il problema vero delle terapie intensive non è semplicemente realizzarle, ma trovare il personale, rianimatori e anestesisti in primis, che sia capace di lavorarci e salvare le vite umane".
Inoltre, Marsilio ha colto l’occasione della conferenza stampa per anticipare che "a gennaio prenderà servizio il nuovo primario al pronto soccorso. Sono anni che si discute dell’assenza del titolare del Servizio, così come di altri primariati per i quali sono in corso di svolgimento e di pubblicazione i relativi avvisi; non vogliamo più avere posti vacanti o che possano rimanere vacanti per inerzia. Ho dato a tutti i direttori generali l’indicazione chiara di procedere a tambur battente, di colmare ogni vuoto e mettere in condizione i nostri ospedali di dare il massimo dell’offerta sanitaria al massimo livello professionale".
L’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, ha rimarcato l’attenzione dell’esecutivo per l’ospedale del capoluogo marsicano: "La riorganizzazione dei posti letto fa parte della rete Covid che abbiamo deliberato come Giunta. Aumentano i posti per i ricoverati importanti non solo per il periodo di emergenza, ma perché resteranno sempre attivi e si inseriranno in quella che è la nuova la nuova riorganizzazione della rete dell’emergenza – urgenza. Come Giunta, inoltre, abbiamo prestato un attenzione particolare al presidio ospedaliero locale di Avezzano in quanto abbiamo ultimato l’iter burocratico affinché si possa portare avanti la costruzione del nuovo ospedale".
Per il nuovo ospedale, Marsilio ha chiarito che "è stato presentato alla Asl il progetto di fattibilità economica del nuovo nosocomio. Stiamo andando avanti. A breve il progetto sarà presentato al Ministero per il relativo finanziamento. Le risorse sono già disponibili nell’art. 20 della legge sull’edilizia sanitaria. Dobbiamo sommare a questo lavoro l’approvazione della rete sanitaria e andare alla realizzazione del nuovo nosocomio che è, comunque, indipendente dall’approvazione o meno della rete perché l’ospedale c’è e il nuovo ricalca la struttura dimensionale dell’ospedale esistente, ma comprende una struttura innovativa, moderna, tecnologicamente avanzata e con qualità alberghiera per i pazienti decisamente all’altezza dei tempi. Nel frattempo, – ha concluso il presidente – l’ospedale continuerà a funzionare e dovrà continuare a migliorare ed a crescere sia nella quantità che nella qualità delle attività che può svolgere".
Di taglio del nastro che "non sancisce nessuna vittoria per Regione Abruzzo", ma anzi "testimonia il fatto che per avere un investimento concreto per l’Ospedale di Avezzano si è dovuto aspettare l’intervento della struttura commissariale nazionale per la gestione del Covid" ha parlato il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Giorgio Fedele. E, ancor peggio, "se questa struttura arriva con enorme ritardo le cause sono proprio da ricercare nel pressapochismo di Regione Abruzzo che ha fatto richiesta al dipartimento gestito dal generale Figliuolo solo a febbraio 2021, lasciando nei periodi più feroci della pandemia il territorio marsicano in balia di un tendone dentro cui pioveva e che non ha migliorato assolutamente la carente situazione dei posti letto".
Oggi in pompa magna si è tenuta una conferenza stampa "dove è stata raccontata una storia che ha poco a che vedere con i fatti che si sono svolti nei giorni della piena pandemia in Marsica" l'affondo di Fedele. "Ogni intervento dei vertici Asl1 del tempo e della Giunta regionale di centrodestra è stato fatto fuori tempo massimo e male. Questo nuovo comparto di terapia intensiva per l’ospedale di Avezzano è stato chiesto, carte alla mano, con estremo ritardo alla struttura commissariale nazionale per la pandemia. Oggi sotto gli occhi di tutto c’è quella che poteva essere una soluzione già dal 2020, ma a differenza delle altre regioni italiane non è stata presa in considerazione. Eppure ho chiesto in ogni modo alla Regione Abruzzo e alla Asl di intercedere per tempo presso la struttura ministeriale e chiedere un intervento straordinario in Marsica, ma la mia richiesta non ha mai trovato il favore dei vertici Asl e della maggioranza, forse per la paura di sentirsi commissariati o forse perché si sarebbe messo nero su bianco l’incapacità di gestire l’emergenza creata in provincia dell’Aquila".
Con il risultato che ad Avezzano nei periodi in cui l’emergenza Covid era più feroce "ci hanno propinato una tensostruttura, una sorta di tendone da circo, che non è servita a niente, in cui ci pioveva dentro e che non ha minimamente risolto il problema della carenza di posti letto. Oggi si parla di Marsica al centro dei pensieri della politica locale, ma tutti noi abbiamo potuto constatare quanto questo pensiero ci sia stato nei fatti: zero. Una cosa è certa, la lungaggine che ha contraddistinto queste richieste sarà oggetto di un mio approfondimento anche in Consiglio regionale. Voglio capire perché questa struttura è stata chiesta così in ritardo lasciando l’Abruzzo e in particolare la Marsica come fanalino di coda rispetto a tutte le altre regioni italiane. Un conto sono le parole, un altro sono le carte e i documenti e noi su quelli chiederemo spiegazioni e non ci fermeremo fin quando non le avremo. Nel frattempo è chiaro che bisogna agire subito e dotare questa nuova terapia intensiva di tutto il personale necessario affinché non resti una scatola vuota".