Giorni fa, dopo l’ennesimo incidente causato da un cervo - investito e ucciso - che era riuscito a scavalcare le recinzioni dell’autostrada Strada dei Parchi gestita dal gruppo Toto, le associazioni ambientaliste avevano ribadito la mancanza di protezioni adeguata e l’urgenza di lavori di manutenzione.
“Strada dei Parchi - aveva ricordato in una nota l’associazione - da circa 10 anni è nel mirino di Salviamo l’Orso che chiede barriere adeguate al territorio che l’arteria attraversa, territorio ricompreso tra tre Parchi nazionali ed uno regionale”.
Oggi Strada dei Parchi, pur riconoscendo l’urgenza di interventi di manutenzione, fa sapere che a causa della mancata approvazione del Piano economico finanziario i lavori di adeguamento della recinzione non potranno partire.
“Nei giorni scorsi Strada dei Parchi SpA - si legge in una nota della concessionaria - a seguito dei recenti e nuovi episodi di attraversamento della fauna selvatica sulle autostrade A24/A25, ha scritto nuovamente al Ministero concedente, MIMS, per rappresentare la necessità di un intervento urgente per sostituire le reti di recinzione. Proposta più volte avanzata in passato dalla concessionaria e dunque ripetuta in tutte le 14 proposte di Piano Economico Finanziario (PEF) avanzate dal 2013. Ma ad oggi il Governo non ha ancora deciso cosa fare. E tutto rimane bloccato. Questo perché, in base alle norme e alla Convenzione vigente, spetta allo Stato autorizzare gli investimenti sulla rete di sua proprietà (A24 e A25 sono infatti dello Stato), ordinarne l’esecuzione e indicare le relative fonti di finanziamento”.
“Va ricordato - sottolinea Strada dei Parchi - che i 370 chilometri di rete anti-attraversamento, attualmente installati sulle pertinenze di A24 e A25, sono quelli previsti dalla normativa nazionale e dai regolamenti ANAS vigenti. Recinzioni regolarmente monitorate e costantemente oggetto di manutenzione, secondo una procedura interna che prevede un ciclo ispettivo completo trimestrale e un sopralluogo ogni volta che viene segnalata la presenza di animali sul piano stradale, per circa 1 km a monte e a valle del punto oggetto della segnalazione. All’occorrenza, gli eventuali danneggiamenti vengono sollecitamente riparati”.
“Queste recinzioni, per quanto efficaci a scoraggiare la maggior parte degli animali, possono però risultare inadeguate per orsi, cervi e caprioli che popolano i territori attraversati dalle nostre autostrade. Proprio al fine di garantire una maggiore sicurezza ai propri utenti non disgiunta dalla tutela dell’eccezionale biodiversità delle vicine riserve naturali, Strada dei Parchi ha ripetutamente cercato di superare l’inconcludenza del Concedente”.
“Nelle more dell’approvazione del PEF - prosegue la nota - SdP ha cercato di individuare le soluzioni possibili, confrontandosi con gli interlocutori più qualificati, individuandoli anche nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e nel Commissario Straordinario alla Messa in Sicurezza di A24 e A25. Su iniziativa del Prefetto de L’Aquila, dott.ssa Cinzia Torraco, che ringraziamo per l’iniziativa, si era giunti alla definizione di un primo progetto per l’installazione di una nuova recinzione più performante e concepita appositamente per la fauna locale di ogni taglia, che andasse dunque oltre quanto imposto dalle norme vigenti, per complessivi 83 chilometri. Contestualmente, in quella sede, il Commissario straordinario, ing. Maurizio Gentile, aveva comunicato di poter disporre l’esecuzione di una parte degli interventi nell’ambito della dotazione ricevuta dal Fondo Complementare al PNRR immaginando che, come logico, il Concessionario ne sarebbe stato il soggetto attuatore”.
“Strada dei Parchi ha quindi sviluppato un progetto esecutivo per i primi 4 km, che accoglieva tutti i requisiti richiesti dal PNALM e dagli Enti preposti, inviandolo per l’approvazione alla struttura commissariale il 13 settembre scorso. Tuttavia, nello stesso mese il Commissario straordinario veniva individuato come stazione appaltante del progetto, in quanto soggetto attuatore del programma dei nuovi investimenti del Fondo Complementare, esautorando di fatto SdP dalla capacità di incidere direttamente su questa e su altre importanti iniziative di sicurezza e prevenzione”.
“Dalla Società di ingegneria a supporto della struttura commissariale, Italferr, la Concessionaria ha ricevuto a fine novembre delle richieste di modifiche tecniche sostanziali al progetto iniziale, immediatamente accolte da SdP per favorire una rapida approvazione. In tale attesa la Concessionaria ha avviato la progettazione di un ulteriore lotto di 10 km di nuove recinzioni, che sarà inviato a giorni per approvazione. Nelle more della definitiva approvazione del primo progetto, SdP eseguirà a propria cura la bonifica degli ordigni bellici e la sostituzione dei primi chilometri di vecchia rete con una recinzione temporanea più alta. Ma i progetti - evidenzia ancora la concessionaria - tardano ad essere approvati e i finanziamenti non vengono decisi e assegnati”.
“Strada dei Parchi ha naturalmente tenuto aggiornato circa la situazione di stallo su queste e altre iniziative il commissario ad acta, avv. Sergio Fiorentino, nominato nell’aprile del 2020, 20 mesi fa, dopo sentenza del Consiglio di Stato per sanare le gravi inadempienze del Ministero nella definizione di un PEF. Commissario che rappresenta l’unico soggetto che può ora sciogliere questa costante situazione di incertezza, emergenza e blocco di ogni azione volta alla messa in maggiore sicurezza di A24 e A25. Situazione grave, per cui solo il Governo e i Commissari indicati sono chiamati a rispondere, che dura da almeno dodici anni, dal terremoto dell’Aquila del 2009 e dalla legge 228 del 2012 che le definiva strategiche per la Protezione Civile. Una legge dello Stato che è evidentemente rimasta solo sulla carta e a cui finora non è stata data attuazione”, conclude la nota.