Lunedì, 13 Dicembre 2021 14:31

A24 e A25: "Nessuna certezza dal Mims per la sterilizzazione delle tariffe"

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Si è tenuto stamane a Roma, nella sede del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili (Mims), l'atteso confronto tra i sindaci di Abruzzo e Lazio e i rappresentanti del dicastero; sul tavolo, la necessità di mettere in campo interventi normativi per sterilizzare l'aumento delle tariffe del 34,5% a partire dal 1° gennaio 2022, come minacciato dalla società concessionaria Strada dei Parchi, e un approfondimento sul Pef, il piano economico finanziario non ancora approvato.

Con i sindaci, all'incontro ha partecipato il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale Umberto D'Annuntiis. 

"Insieme ai rappresentanti dei sindaci delle regioni Abruzzo e Lazio, coordinati dal sindaco di Carsoli Velia Nazzarro, abbiamo incontrato il vice capo di gabinetto del Mims avv. Caselli e il Direttore Generale per le strade e autostrade, dr. Morisco", ha dichiarato D'Annuntiis a margine del vertice; "a parte la cordialità dell’incontro, non è stata data alcuna assicurazione sulla sterilizzazione delle tariffe e sulle problematiche che interessano il PEF e la sicurezza dell’autostrada dei Parchi. L’avv. Caselli ha comunicato che c’è una proposta del Mef che prevede la sterilizzazione delle tariffe per un periodo di 3/4 mesi massimo; abbiamo rappresentato l’insoddisfazione nei confronti di questa proposta, che non risolve la problematica esistente ma soprattutto lascia un intero territorio nell’incertezza".

I sindaci hanno chiesto che la sterilizzazione delle tariffe abbia almeno la durata temporale di un anno e possa decadere solo in seguito all’approvazione del nuovo PEF che è stato affidata ad un commissario. "Serve una iniziativa forte del Governo per la soluzione dei problemi e dei contenziosi esistenti tra Stato e concessionario, una soluzione che tenga conto del primario interesse pubblico", l'affondo di D'Annuntiis.

"La questione abruzzese delle tariffe autostradali non può essere paragonata a quella rappresentata in altre regioni per la peculiarità della nostra autostrada, ritenuta strategica per i collegamenti est-ovest del paese. Adesso auspichiamo che i parlamentari abruzzesi, in concorso con quelli laziali, facciano in modo che nella finanziaria in corso di approvazione il Governo e il Parlamento trovino le risorse necessarie al fine di evitare che a pagare siano sempre i nostri concittadini e le nostre imprese".

Ospite venerdì all'Aquila del convegno 'Italia Domani' sull'attuazione del Pnrr, il ministro Enrico Giovannini si era limitato a dire che "in Legge di bilancio c'è la possibilità di un intervento; abbiamo dialogato nelle settimane scorse con i sindaci e, dunque, speriamo di risolvere il problema". Fredda, invece, la risposta a chi domandava dell'approvazione del Pef: "è una discussione complessa che, come sapete, non è degli ultimi mesi; stiamo operando per arrivare a soluzione, così come abbiamo trovato soluzione per altre tratte autostradali. E' un tema, però, molto complesso".

Stando a quanto riferito dall'amministratore delegato di Strada dei Parchi Riccardo Mollo, il Governo avrebbe chiesto alla concessionaria di riformare una nuova proposta di piano, a zero impegni per società. "Giovannini ha detto che, in linea con quanto stabilito dall'Europa, sarà difficile destinare fondi a strade già esistenti; questa infrastruttura, però, è a fine vita e avendo più di 50 anni necessita di interventi di manutenzione straordinaria rispetto ai quali siamo in ritardo di 9 anni. L'intervento nel suo complesso ammonta a 6 miliardi e mezzo. Nella nostra ultima proposta di Pef da 5 miliardi e 100 milioni, ed è la quindicesima che formuliamo dal 2013, abbiamo proposto interventi per 2 miliardi e 100 milioni in autofinanziamento, con i restanti 3 milioni già stanziati dal commissario straordinario; dal 3 giugno scorso, però, non siamo riusciti a sederci ad un tavolo per discuterne". Appare assurdo - ha aggiunto Mollo - che ora "ci chiedano di riformulare un piano non prevedendo interventi della concessionaria: non capiamo perché non accogliere la nostra proposta di partenariato tra il pubblico e il privato". 

Intanto, è previsto per domani l'incontro richiesto dai sindaci ai parlamentari di Abruzzo e Lazio.

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