Sono 3.570 i casi di positività al Covid registrati in Abruzzo nelle ultime 24 ore, di età compresa tra 2 mesi e 100 anni, a fronte di 2.180 guariti; dei nuovi positivi, 2.225 sono stati identificati attraverso test antigenico rapido.
350 pazienti (+1 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 41 (+4 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 62536 (+2175 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Continua dunque ad aumentare la pressione ospedaliera, il parametro chiave per la mappa dei colori.
Alla luce dell’ultimo aggiornamento, il tasso di occupazione dei posti letto sale al 23% (+3%) per le terapie intensive e resta al 26% per l’area non critica, a fronte di soglie da zona arancione rispettivamente del 20 e del 30%. L’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti è a 2.230 (soglia limite 150).
Insomma, sono stati ampiamente sforati due parametri su tre.
A preoccupare è il dato sulle terapie intensive, in costante crescita: i pazienti in rianimazione sono aumentati del 64% negli ultimi sette giorni e del 105% nel giro di due settimane. I soggetti in terapia intensiva sono pari al 10,5% del totale degli ospedalizzati. I ricoveri in area non critica sono aumentati del 30% in sette giorni e del 97% in due settimane.
Cresce anche il bilancio dei pazienti deceduti che oggi registra 8 nuovi casi (di età compresa tra 71 e 96 anni): 2 residenti in provincia dell’Aquila, 3 in provincia di Chieti, 1 in provincia di Pescara, 1 in provincia di Teramo e 1 residente fuori regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 7225 tamponi molecolari (1810690 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 22454 test antigenici (2230257); il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 12.02 per cento.
Sul fronte contagi, a livello territoriale, i numeri più alti sono ancora quelli del Teramano, dove l’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti sale a 2.401, seguito dal Chietino, con 2.297 e il Pescarese, con 2.005. Chiude la provincia dell’Aquila, con 1.788, unica con un indicatore inferiore a duemila, ma comunque in peggioramento.