Prende forma e concretezza il centro diurno per la cura di pazienti affetti da morbo di Alzheimer all’interno dell’ex Onpi di proprietà del Comune dell’Aquila.
Sono stati consegnati questa mattina i lavori per la realizzazione della struttura che sarà realizzata in sei mesi per un investimento di 1 milione e 144mila euro.
Presenti il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, l’assessore alle Politiche sociali, Francesco Cristiano Bignotti, il presidente del Centro Servizi Anziani, Daniela Bafile, e il dirigente del Provveditorato alle Opere pubbliche Lazio-Sardegna-Abruzzo (stazione appaltante degli interventi) Gennario Di Maio. Hanno preso parte alla cerimonia di consegna l’assessore regionale con delega al Bilancio e le Aree interne, Guido Liris, i consiglieri comunali Francesco De Santis e Laura Cucchiarella, i funzionari del Provveditorato Francesco Di Paolo, rup dell’intervento, Mauro Rancitelli, responsabile della sicurezza, Luigi Zaccagno, direttore dei lavori, e i componenti del cda del Csa, Ernesto Placidi (vice presidente) e Laura Cococcetta.
Il progetto prevede l’istituzione di un nucleo, localizzato in un piano inutilizzato dell’immobile, che potrà ospitare sino ad un massimo di dodici persone, con stanze singole e completamente accessibili e rispettose di tutti gli standard e le linee guida per la cura di questa patologia. Oltre agli spazi per l’ingresso al reparto, locali per gli uffici, sala tv, aree per le terapie e per i pasti verrà allestito anche un ampio spazio esterno per attività all’aperto.
“Il Comune ha contribuito con una somma di 400mila euro, approvando in giunta la variazione di bilancio del Csa, e recuperato fondi bloccati dal post sisma, residuo di finanziamenti che furono impiegati per il ripristino dell’ex Onpi e mai impegnati per il centro Alzheimer. Si tratta di un segnale importante per la città, un sostegno concreto per coloro che combattono con una delle malattie degenerative più complesse e le famiglie che quotidianamente li assistono. Nel mondo le stime più recenti riportano di un caso di Alzheimer ogni tre secondi e di circa 600 mila persone colpite dal morbo in Italia mentre i dati di proiezione stimano tra i quindicimila e i diciottomila malati in Abruzzo. – spiegano il sindaco e l’assessore – Contestualmente la residenza è al centro di interventi per ulteriori 120mila euro per il miglioramento della struttura, con opere che vanno dalla tinteggiatura delle pareti al miglioramento delle aree verdi e del confort nelle camere degli ospiti. Un segnale di attenzione e sostegno nei confronti della comunità e dei suoi cittadini più fragili”.
Sino al 14 marzo, inoltre, sarà possibile richiedere il contributo che l’ente concederà per il rimborso parziale delle spese sostenute per la frequenza di percorsi riabilitativi presso centri diurni specializzati nel trattamento di patologie neuro-degenerative. Le somme complessivamente stanziate, per quest’azione innovativa e sperimentale, sono pari a 30mila euro.
"Bene il reparto Alzheimer all’Ex Onpi annunciato in pompa magna dal sindaco: finalmente si dà seguito all’emendamento a firma del Consigliere comunale Paolo Romano del 20 settembre 2020, copia di quello di dicembre 2019, che questa maggioranza si trovò costretta a votare favorevolmente dando finalmente seguito all’ordine del giorno del consigliere comunale Stefano Palumbo del lontano 2018", la puntualizzazione dei capigruppo di Italia viva e Pd.
"Due anni e mezzo dopo squillano le trombe e ci si dimentica di chi combatté per quel risultato, ottenendo un risultato concreto, quello di reperire 400mila euro, cioè le risorse necessarie per il definitivo completamento del reparto Alzhaimer all’ex ONPI affidato al Provveditorato alle OOPP quale soggetto attuatore degli interventi. La politica dovrebbe essere impegno e concretezza e quando ciò non accade bisogna tornare a intervenire con la perseveranza e la ragionevolezza che un tema così delicato, quale quello dell’Alzhaimer, richiede. Questa è stata la bussola che nei cinque anni trascorsi abbiamo utilizzato per ogni azione politica, che oggi può parlare di investimento su una propria struttura e sui servizi necessari alla collettività e che può dire che i suoi cittadini, tra i più fragili, non devono essere costretti a curarsi altrove".
Ritenersi però semplicemente soddisfatti bloccherebbe tutto quello che ancora c’è da fare sulla residenza assistenziale cittadina, aggiungono Romano e Palumbo. "Il bilancio dell’Ex Onpi infatti gode di circa 6 milioni e mezzo di avanzo di amministrazione; una cifra stratosferica che permetterebbe di rivoluzionare la struttura potenziando la rete sociale tramite investimenti economici, strumentali, strutturali e di risorse umane. Come si è avuto modo di ripetere in più di un’occasione, c’è estremo bisogno di aprire rapidamente i concorsi per potenziare le figure assistenziali, infermieristiche e di assistenza sociale, trovando anche una misura premiale per tutti quegli operatori che tanto hanno già fatto per la nostra struttura".
Nei corpi di fabbrica D ed E della struttura, oggi parzialmente occupati dai pazienti sfollati della Rsa di Montereale a seguito degli eventi sismici del 2017, si potrebbero accogliere, come rete protetta, ulteriori 36 ospiti ultra 65enni autosufficienti, "anziani in grado di assolvere alle ordinarie pratiche quotidiane relative alla cura personale che usufruirebbero di una rete protetta se il Comune e il Csa procedessero all’accredito e pianificassero lo sviluppo del servizio, generando nello stesso tempo ulteriori opportunità occupazionali sul territorio comunale. Ci sarebbe bisogno di aprire anche una riflessione sul Pnrr che sui maggiori servizi agli anziani guarda con grande attenzione: si stanno per predisporre, a livello nazionale, gli avvisi dei fondi per il potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare, rivolti in particolare agli over 65 non autosufficienti, per la riconversione delle Rsa e per le infrastrutture di comunità delle aree interne. Un treno che va preso al volo con la costruzione di uno sguardo finalmente benevolo verso la parte fragile della città".