I Management del dolore post operatorio, gruppo musicale di Lanciano (CH) che quest'anno ha suonato al concerto del 1° maggio, sono riusciti, grazie ad una performance molto "originale", ad attirare l'attenzione e le critiche del pubblico e degli organizzatori del festival.
Luca Romagnoli, cantante della band, prima di esibirsi nel pezzo “Porno bisogno”, ha alzato un preservativo al cielo, “brandendolo” come un’ostia dicendo “questo è il modello che uso io, che toglie le malattie dal mondo, prendetene e usatene tutti, fate questo, sentite a me”, dopodiché si è tolto il cappuccio scoprendosi la testa con una chierica rasata a zero come San Francesco.
Il gesto non è stato apprezzato ed infatti la RAI dopo appena due canzoni ha deciso di mandare la pubblicità e di non diffondere il resto della performance ne per radio ne per televisione.
Il cantante, capita la cosa, per protesta si è calato i pantaloni sul palco rimanendo completamente nudo, per poi essere portato via di peso dal servizio d’ordine.
Marco Godano, organizzatore del concerto, si è ovviamente risentito per quanto accaduto ed ha ammonito il gruppo dichiarando “mi dissocio duramente per la violenza e la scorrettezza che perseguiremo anche per vie legali confermando ancora una volta che laddove gli artisti non sanno autoregolamentarsi, per quanto ci riguarda, non sono degli artisti in linea con lo spirito del concertone - ed ha aggiunto - sottolineo inoltre come questi atteggiamenti stridano con i temi culturali, artistici e sociali che questo palco rappresenta. Infine - conclude - trovo che sia uno schiaffo alla compostezza e alla passione che ci arriva da centinaia di migliaia di spettatori."
Il gruppo ha replicato alle accusate lanciante spiegando di "non essere contro lo spirito del concerto del Primo Maggio, il lavoro fa parte della vita e siamo convinti che garantire una vita in salute sia un diritto fondamentale nel rispetto della dignità dell’uomo, ci dispiace - aggiungono - se qualcuno si è sentito offeso o infastidito e ce ne scusiamo; non volevamo toccare sentimenti religiosi di nessuno, perché la nostra unica intenzione era quella di lanciare un messaggio e far riflettere sulle grandi sofferenze e ingiustizie della vita, sensibilizzare i giovani a utilizzare il preservativo per avere rapporti sicuri ed evitare di contrarre malattie. Oggi in tutto il mondo si muore ancora anche per l'hiv."
Il cantante ha poi aggiunto "non avendo più audio nel microfono e quindi impossibilitato a comunicare con la piazza, mi sono sentito censurato e questo ha causato le nostre istintive reazioni di protesta."
Il video