Individuare possibili percorsi di inserimento lavorativo per i cittadini in fuga dalla guerra in Ucraina.
È la prospettiva emersa a seguito di interlocuzioni avviate tra Comune e Ance L’Aquila.
Nei giorni scorsi il sindaco, Pierluigi Biondi, ha incontrato alcuni rappresentanti dell’associazione costruttori edili guidati dall’architetto Eliseo Iannini, già responsabile Ance per l’emergenza Covid e attualmente delegato dal presidente, Gianni Frattale, per fronteggiare le complessità generate dall’arrivo di cittadini provenienti dal paese dilaniato dal conflitto bellico in corso.
“L’obiettivo – spiega il sindaco – è attivare iniziative finalizzate non solo all’accoglienza delle famiglie ucraine attraverso l’assegnazione di un alloggio ma provare a fornire una prospettiva per coloro che dovessero scegliere di fermarsi nel nostro territorio. Questa città è già stata un esempio per il resto del Paese in occasione della diffusione del coronavirus, istituendo prima di tutto l’obbligo di tamponi per le maestranze impegnate nei cantieri della ricostruzione e anche di fronte a questo ulteriore elemento di crisi globale rappresentato dalla guerra intende fornire il suo contributo finalizzato all’integrazione e l’inclusione sociale”.
“Ance L’Aquila, dopo avere consultato gli organismi di governo dell’Associazione, preso atto dell’impegno comune del Consiglio Comunale nel dare mandato al sindaco di attivare tutte le iniziative possibili per procedere all’accoglienza dei profughi ha deciso di istituire uno ‘sportello’ per accogliere tutte le domande degli ucraini in arrivo in città e nella provincia aquilana, per garantire ‘una occupazione di dignità’, nell’ambito dell’edilizia a tutti i capi famiglia che con il ricongiungimento familiare, al termine della guerra, si insedieranno all’Aquila, garantendo un percorso formativa volto a dare occupazione” ha sottolineato Iannini.