Mercoledì, 19 Aprile 2023 21:51

Amministrare e comunicare, dovrebbero essere due facce della stessa medaglia …

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Dopo tre mesi di allontanamento dalle vicende politiche cittadine, qualcuno si è chiesto che fine avesse fatto lo spirito critico di questa testata giornalistica. Li tranquillizziamo, non siamo spariti, ma, volutamente, abbiamo pubblicato pedissequamente i comunicati stampa pervenuti, per far rendere conto ai nostri lettori di quanto, la propaganda, abbia preso il posto di una comunicazione chiara, puntuale, appassionata, che possa permettere ai cittadini di informarsi sulle vicende politiche e amministrative che li riguardano.

Eppure i nostri amministratori sono ben pagati per svolgere la loro attività di governo, ma soprattutto per rendicontarla, ecco le somme dei loro emolumenti: Sindaco € 7.370,90 lordi al mese, Vice Sindaco € 5.528,17 lordi al mese, Assessori € 4.422,54 lordi al mese, consiglieri comunali € 80,10 lordi per seduta di Consiglio o Commissione, Presidente del Consiglio € 4.422,54 lordi al mese. Va precisato che , l’attuale Presidente del Consiglio Comunale, non può cumulare tale indennità con quella ricevuta come Vice Presidente della Regione Abruzzo.

Tale atteggiamento comunicativo, sia esso utilizzato dallo schieramento politico di destra, che governa il Comune dell’Aquila, sia esso utilizzato dalle minoranze, molte volte viene usato solo per una visibilità del momento, per cercare di ottenere quel minimo di notorietà, in un mondo, completamento ostaggio dei nuovi social.

Non nascondiamo però che, alcune battaglie amministrative e politiche intraprese, hanno il loro peso ed interesse, spiegate anche bene, che però restano lettera morta, incastrate tra gli atti ordinari, di una amministrazione comunale che tende a narcotizzare la discussione.

Proviamo ad analizzare il comportamento della Giunta e dei gruppi consiliari del Comune dell’Aquila sotto l’aspetto comunicativo, riguardanti le loro attività amministrative.

Il sindaco, ha un modo tutto suo di comunicare, tra visite di ministri, sottosegretari, senatori, deputati, galoppini, portaborse, comparsate in Tv, non ha un minuto per confrontarsi con coloro che, eletti come lui, rappresentano gli interessi dei cittadini. Nei vari comunicati, parla solo di quanto sia bravo e di quanto sia preso in considerazione dal governo. Nel poco tempo che gli rimane, ha imparato un nuovo mestiere e, con calce e cazzuola, pone la prima pietra ovunque: corso largo, corso stretto, piazze, chiese, palazzi, case popolari, campi sportivi, parcheggi a raso, con il capo cantiere (vice sindaco) che lo controlla con uno sguardo distaccato. Tutto ciò, con buona pace dei commercianti che continuano a reclamare una giusta attenzione.

Il vice sindaco, in capo al quale sono state assegnate importanti deleghe (Ricostruzione beni pubblici,, Settore Finanziario ecc) è l’unica interfaccia con il Consiglio Comunale. Cerca di barcamenarsi come può, tra attacchi e richieste di informazioni ma, non avendo alcuna possibilità di impegnare la giunta (Biondi non glielo permette) e accarezzando la possibilità di essere il prossimo candidato sindaco (dopo anni di gavetta), continua ad avere un atteggiamento, a volte ecumenico, a volte arrogante.

Infatti nel suo modo di comunicare, salta all’occhio la sicurezza con cui fa delle affermazione sui tempi di realizzazione di importanti opere, ma con altrettanta nonchalance, si fa scivolare addosso le critiche riguardanti le segnalazioni dei ritardi. Non sente il bisogno di scusarsi con i cittadini per le eventuali difficoltà incontrate che, inevitabilmente, allungano il periodo di realizzazione. Basterebbe essere sinceri, spiegare il perché le previsioni non sono state rispettate, di chi sono le responsabilità e se possibile, attivare le penali, se ci dovessero essere evidenti colpe.

La Giunta Comunale, che è un organo collegiale che coadiuva il sindaco, non viene percepito dai cittadini come tale. La comunicazione sembra etero diretta da Biondi, non c’è comunicato dei singoli assessori in cui non lo si ringrazi, per aver ottenuto i soldi, per aver accettato il progetto, per aver sposato l’iniziativa, non c’è conferenza stampa che non sia sotto tutela e che si possa svolgere senza il suo vigile sguardo.

Eppure in quella compagine, ci sono persone che, pur essendo in grado di sviluppare progetti ed iniziative in modo autonomo, non hanno il coraggio di portarli fino in fondo.

Passiamo ora ad esaminare il tipo di comunicazione dei gruppi di maggioranza. A loro parziale scusante è il fatto che quasi tutti sono alla prima esperienza, capiamo che avere a che fare con delibere, determinazioni, leggi, articoli, commi, non è facile per nessuno. Però è fondamentale che la loro attività venga percepita e spiegata ai cittadini; sono amministratori, hanno la responsabilità di gestire il denaro pubblico e quindi di renderne il conto, se non intervengono mai in consiglio ed in commissione come potranno essere giudicati? Come si potrà capire quale sarà stato il loro contributo all’amministrazione della città in questi anni?

Si dice che, alle pochissime riunioni di maggioranza, partecipino solo i capigruppo e che i presidenti delle varie commissioni consiliari, dopo un primo sgomitare tra loro, per cercare di occupare più spazio possibile sui media, siano stati catechizzati e riportati a più miti consigli. In questo schieramento non esiste alcun tipo di dissenso, i consiglieri che compongono la maggioranza si muovono come una “falange romana” agli ordini di Giulio Cesare (alias Pierluigi).

Infine parliamo del modo di comunicare delle opposizioni (decliniamo al plurale perché se ne percepisce più di una). Qui, verificato che la maggior parte dei componenti ha avuto già esperienza in consiglio, ci si aspetterebbe una comunicazione priva di vincoli, il più possibile condivisa, anche ruvida se necessaria, tesa all’informare, riconoscendo anche eventuali scelte positive che l’amministrazione in carica effettua. Così purtroppo non è, oppure non sembra; la profonda divisione relativa alle scelte politiche, figlia dello scontro elettorale di qualche mese fa, non è stata ancora riassorbita.

Questo depotenzia anche il lavoro di alcune consigliere e di alcuni consiglieri che cercano di trovare il modo per mettere in difficoltà la maggioranza. Stare all’opposizione costa molta più fatica che stare in maggioranza, i dirigenti collaborano più con gli assessori e consiglieri di maggioranza che con le minoranze, quindi è maggiore la difficoltà nel reperire la documentazione. Bisognerebbe riuscire ad ottenere una piattaforma politica unica, per fronteggiare lo strapotere dell’attuale amministrazione, ma i comunicati stampa che vengono inoltrati, sono firmati a coppie di consiglieri, a volte, senza nemmeno l’assenso del proprio capo gruppo.

Anche nelle conferenze stampe risulta evidente questa mancata amalgama, infatti vengono indette e partecipate, ora da uno, ora dall’altra. In questa confusione di ruoli e di proposte, la possibilità di essere una alternativa a chi oggi gestisce il comune, resta sempre difficile.

Il nostro vuole essere soltanto un contributo per poter migliorare la comunicazione tra le istituzioni ed i cittadini, avendo ben presente che chi viene eletto a rappresentarli, non ha vincoli di mandato ed ha il diritto di svolgere il ruolo assegnato nel modo che ritiene più opportuno.

Saranno da noi sempre rispettati, con spirito critico, mai malevolo. Buon lavoro a tutti.

Ultima modifica il Mercoledì, 19 Aprile 2023 22:04

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