Sabato, 21 Maggio 2022 16:41

A24 e A25, Toto chiede d'avviare procedure per recesso della concessione

di 

Strada dei Parchi, la società controllata dalla famiglia Toto che ha in concessione le autostrade A24 e A25, ha chiesto al concedente di avviare le procedure per il recesso e la cessazione anticipata della concessione.

In una lettera inviata nei giorni scorsi ai ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia, svelata da Il Sole 24 Ore, Sdp quantifica in 2,4 miliardi l’indennizzo richiesto allo Stato per la risoluzione anticipata del contratto, come previsto dalla concessione la cui scadenza naturale è fissata al 2030. Tale indennizzo - viene spiegato - è la somma di varie voci, tra cui mancata remunerazione degli investimenti, mancati incrementi tariffari, mancati introiti fino al 2030 e altro.

Dunque, la minaccia di rinunciare alla concessione, più volta evocata in questi mesi dai vertici dell’azienda, è infine diventata realtà.

Una decisione clamorosa, maturata dopo la bocciatura (da parte del Cipess) dell’ennesimo Piano economico e finanziario (Pef) – questa volta predisposto unilateralmente dal commissario ad acta Sergio Fiorentino – cioè lo strumento per mettere in sicurezza i 280 chilometri di autostrada dal rischio terremoti e adeguare l’infrastruttura, che collega il Tirreno all’Adriatico, alle nuove normative europee e nazionali.

Il Pef è scaduto dal 2013; da allora, si sono succeduti diversi governi e molti ministri, il Consiglio di Stato ha persino commissariato il ministero delle Infrastrutture, ma fin qui il nuovo piano economico finanziario non è stato approvato e gli interventi strutturali non sono stati realizzati. E, sul piano finanziario, non sono impegni da poco. 

C'è una "limitata capacità di autofinanziamento delle due autostrade" hanno sottolineato nelle settimane scorse i funzionari del dicastero, auditi dalla Commissione Ambiente e lavori pubblici della Camera dei Deputati, facendo riferimento alla manutenzione, alla gestione di un tracciato di montagna e al ridotto volume di auto; "gli aumenti dei pedaggi fanno riflettere sull'opportunità di valutare una differente gestione. Le norme consentono il subentro dell'Anas direttamente in caso di inadempienza del concessionario", l'affondo.

"Ci si dice che siamo inadempienti, ma solo negli ultimi due anni abbiamo speso 100milioni di euro in più per la manutenzione ordinaria di quanto previsto nella convenzione senza mai un euro di dividendi tra gli azionisti", la replica dell'amministratore delegato di Strada dei Parchi Riccardo Mollo; "e vantiamo un debito di oltre 400 milioni verso il ministero. Questo, mentre il Governo non risponde, non si assume la responsabilità delle decisioni e ci ha abbandonati".

Un muro contro muro destinato ad avere strascichi giudiziari pesantissimi.

Il nodo è sui lavori di messa in sicurezza, evidentemente, una partita da milioni di euro; secondo quanto deciso dall’allora Commissario straordinario per i lavori Maurizio Gentile, cui è subentrato nei giorni scorsi Marco Corsini, tali interventi richiederebbero 6,5 miliardi di investimenti, di cui 5,1 da spendere immediatamente.

Strada dei Parchi vorrebbe realizzarli in proprio, con le società della holding Toto, mettendo una quota parte da aggiungersi ai ricchi contributi statali; il Governo, invece, vuole effettuarli direttamente e autonomamente rispetto al concessionario. Questo ha provocato lo stallo; è per questo che le proposte di Pef presentate della concessionaria sono state rispedite al mittente. Lo ha lasciato intendere Felice Morisco, responsabile della Direzione generale per le strade e autostrade: "Sono già in corso lavori importanti di messa in sicurezza urgente con finanziamenti statali. Ci sarà un importante riqualificazione dell'autostrada, che non avrà pari, e che sarà gestita dallo Stato. Al concessionario solo la manutenzione ordinaria".

Più chiaro di così.

"Avevamo chiesto oltre un mese fa un incontro a Palazzo Chigi con oltre 40 firme di parlamentari, ma l’incontro non è ancora stato accordato. Cosa s'intende fare? Il Presidente Draghi ed il Ministro Giovannini hanno un piano chiaro? La notizia riportata da Il Sole 24 Ore costringe il governo a dire cosa vuole fare, come farlo, in quali tempi", il commento della deputata dem Stefania Pezzopane.

"Il Pef, l’ennesimo, questa volta preparato dal Commissario, Fiorentino nominato dal Consiglio di Stato, era irricevibile ed è stato bocciato dal CIPESS. Ora si comincia da capo? Chi si occuperà del nuovo piano, visto che nemmeno il commissario è riuscito a chiudere la partita. Ricordiamo al governo l’impegno solenne assunto alla Camera dei Deputati dal Ministro Giovannini di bloccare gli aumenti delle tariffe entro giugno. La situazione è assurda, Pef bocciato e nessuna chiarezza sul da farsi", l'affondo di Pezzopane.

"Quale è il disegno del governo? Sarà Anas a gestire A24 e A25? E come? Il personale di circa 1700 dipendenti del Gruppo sarà assunto da Anas con la clausola sociale? L’effetto dei primi 110 licenziati è già drammatico. Ed i lavori di messa in sicurezza sulle autostrade verranno effettivamente accelerati o si fermeranno in questa situazione? Presenteremo su questo una interrogazione urgente al presidente Draghi". 

Articoli correlati (da tag)

Chiudi