Nei giorni precedenti l'amministrazione separata degli usi civici (Asbuc) di Paganica e San Gregorio, per voce del presidente Fernando Galletti denunciava la presenza di mandrie di provenienza ignota sui pascoli di Campo Imperatore, invitando le autorità al controllo delle autorizzazioni. (qui l'articolo )
La società agricola Cariglia risponde all'Asbuc di Paganica: "Nessuna mandria ignota, abbiamo tutti i permessi necessari per lo scarico alle Fontari, così da permettere agli animali di abbeverarsi".
La società agricola Cariglia fa chiarezza in merito alla denuncia lanciata, a mezzo stampa, dall'Asbuc di Paganica e San Gregorio.
"In località Le Fontari, a Campo Imperatore - spiegava il comunicato riportato da diversi giornali locali - sui pascoli di proprietà del Centro Turistico del Gran Sasso, messi a disposizione degli allevatori locali, due motrici con rimorchio di colore grigio hanno scaricato 80 bovini. Chiediamo con urgenza alle autorità competenti di verificare l'identità di questi soggetti, le autorizzazioni in loro possesso e la legittimità all'utilizzo dei nostri pascoli".
Non si fa attendere la risposta da parte della società Cariglia, titolare di pascoli nel territorio di Assergi.
"La società Cariglia è in possesso della documentazione necessaria per il pascolo degli animali. Abbiamo fatto richiesta e ottenuto i moduli specifici relativi alle autorizzazioni sanitarie, di provenienza e destinazione del bestiame, cioè i pascoli dell'Asbuc di Assergi. Inoltre, abbiamo l'autorizzazione a scaricare i bovini in località Le Fontari: autorizzazione concessa dall'Asbuc di Assergi, a mezzo Pec".
La nota stampa della società agricola Cariglia continua, spiegando: "I nostri pascoli si trovano a circa 300 metri dal punto in cui il bestiame è stato scaricato e abbiamo ottenuto un permesso di transito allo scarico degli animali nella zona, dal momento che l'unica fonte del territorio - in cui il nostro bestiame può bere - si trova proprio in località Le Fontari. Dispiace leggere di affrettati allarmi e richieste di verifiche urgenti, senza prima aver provato a capire la provenienza degli animali".