Giovedì, 24 Luglio 2014 13:15

Tar Pescara, emendamento conferma soppressione. Chiusura tra un anno

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Il Tar di Pescara chiuderà. Con un emendamento approvato due giorni fa dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera, la sede del tribunale amministrativo del capoluogo adriatico è stata inserita nella lista delle sedi distaccate che verranno soppresse.

La chiusura avverrà tra un anno, nel luglio 2015. Non più, dunque, il prossimo ottobre, come era emerso in un primo momento.

Il decreto legge in cui era inserito l'emendamento prevedeva, originariamente, l’immediata cancellazione di tutte le sezioni distaccate dei Tribunali Amministrativi Regionali, tranne Bolzano. L’emendamento (il criterio era stato proposto dall’onorevole Giuseppe Berretta in Commissione Giustizia alla Camera) ha salvato tutte le sezioni distaccate del Tar che si trovano nelle sedi di Corti d’Appello. Non scompariranno, dunque, le sedi Salerno, Reggio Calabria, Lecce, Brescia e Catania. Insieme a Pescara chiuderanno invece anche Parma e Latina.

La decisione ha sollevato immediatamente un coro di reazioni polemiche.

"La giustizia abruzzese, i cittadini, i comitati e le associazioni che ricorrono al Tar per far valere i propri diritti contro gli abusi e gli errori della Pubblica Amministrazione, ringrazino Giovanni Legnini, Luciano D'Alfonso e tutti gli esponenti della maggioranza per questo regalo", ha commentato il deputato del Movimento 5 Stelle, Gianluca Vacca.

"Si tratta di una vera e propria beffa, di una presa in giro – ha affermto invece Alessio Di Carlo, già candidato sindaco de La Grande Pescara – a cui non solo la classe forense, ma tutta la cittadinanza deve rispondere con fermezza, rilanciando una volta per tutte la questione che riguarda la centralità che il Capoluogo adriatico deve rivendicare nell'interesse degli utenti su cui gravano i maggiori oneri che derivano dalla mancanza della sede distaccata".

"Nonostante la ferma opposizione del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Costituzionali, il Partito Democratico, a dispetto dei proclami del sindaco di Pescara Alessandrini e del presidente D'Alfonso, ha deciso di sopprimere il Tar di Pescara, il più efficiente d'Italia – denuncia Andrea Colletti, Deputato del Movimento 5 Stelle – questa sciagurata decisione del Pd fa parte di un disegno che mira ad impedire rapide decisioni a tutela della pubblica amministrazione".

"Siamo perplessi per la soppressione, senza chiari criteri preventivamente condivisi, di questa o quella sezione staccata". Così Renato Balduzzi, capogruppo di Scelta Civica in commissione Affari costituzionali alla Camera.

"Nel caso di Pescara poi - aggiunge Balduzzi - vi sono ragioni autoevidenti per rivedere una decisione che mette ancor più in difficoltà un territorio già duramente colpito ma, più in generale, è la mancanza di approfondimento sui criteri a monte (numero di cause, popolazione residente, indicatori di efficienza della sede) che rende la soluzione debole. Ecco perchè ci siamo battuti per evitare questa soppressione ingiustificata e alla fine ci siamo astenuti".

"Tardiva arriva l’iniziativa del presidente D’Alfonso di convocare per venerdì una riunione con i parlamentari abruzzesi per discutere sul tema e per chiedere di attivarsi in tal senso", fa notare il deputato di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano. "Probabilmente non ha seguito con la dovuta accortezza l’iter del provvedimento, anche se da tempo l’ordine degli avvocati di Pescara chiede che la politica abruzzese si attivi per salvaguardare il territorio".

Di Stefano la settimana scorsa aveva presentato un emendamento, "che eventualmente ripresenterò anche in Aula» che sancisce un principio oggettivo: quei tribunali che hanno un'alta produttività ed un saldo economico positivo devono essere salvati. Il Tar di Pescara rientra in tali parametri poichè possiede un'alta poduttività che ha comportato la riduzione dell’arretrato del 64% con un incasso derivante dal versamento del contributo unificato per il solo anno 2013 pari ad 528.349 euro, a fronte di un budget di spesa di 167.633 euro complessivi".

Contrari alla chiusura anche i sindacati.

"Il Tar di Pescara - ha detto Sandra Alberico della Cgil - è un Tribunale efficiente che risponde in tempi rapidi alle esigenze dei cittadini. Il decreto non comporterà benefici dal punto di vista economico, ma andrà ad appesantire il lavoro del Tar aquilano con un aumento dei tempi di risoluzione delle controversie".

"Le Sezioni di Pescara, Parma e Latina contano 26 dipendenti su un totale di 600, sono uffici di nicchia. La loro soppressione non comporterà la razionalizzazione della giustizia amministrativa, ma determinerà un aumento dei costi costringendo molti cittadini a rinunciare ai ricorsi e a far valere le proprie ragioni», ha sottolineato Giampiero Fattore, della Uil Funzione pubblica.

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