Venerdì, 26 Agosto 2022 16:00

Bonus per il lavoro domestico, Filcams CGIL: "provvedimento insufficiente"

di  Redazione

Lavoratrici e lavoratori domestici potranno percepire il bonus di 200 euro previsto dal "DL Aiuti".

Hanno tempo fino al 30 settembre per farne richiesta: per poterlo ricevere devono risultare titolari, già dal 22 maggio 2022, di uno o più rapporti di lavoro domestico regolarmente denunciati all'INPS e aver percepito - come indicato dal "DL Aiuti" - un reddito inferiore ai 35.000 euro nel 2021.
Le lavoratrici e i lavoratori potranno presentare la domanda all’INPS tramite la Filcams Cgil territoriale e il Patronato INCA.

"Si tratta di un riconoscimento che, come indicato dalla nostra Organizzazione, non è sufficiente a dare risposte al problema dell'impoverimento dei redditi dei lavoratori che hanno bisogno di interventi strutturali, ma rappresenta un sostegno una tantum di cui anche gli addetti del comparto, spesso trascurati dai provvedimenti legislativi, possono usufruire- spiega il sindacato Filcams Cgil della Provincia dell'Aquila- un comparto, quello del lavoro domestico, che continua a rappresentare un elemento fondamentale per l'organizzazione delle famiglie, in modo particolare con il supporto che fornisce nella cura delle case, dei minori, degli anziani, delle persone non autosufficienti."

Si tratta di un comparto importante i cui dati recentemente diffusi dall'Osservatorio INPS, relativi al 2021, restituiscono il quadro di un settore in crescita, il sindacato in una nota stampa ne riporta alcuni: sono 961.358 le lavoratrici e i lavoratori regolarmente assunti, con un incremento dell'1,9% a livello Nazionale rispetto all'anno precedente, dovuto probabilmente alla normativa sugli spostamenti introdotta con il lockdown e alla spinta per l'emersione dei rapporti irregolari, prevista nel DL Rilancio.

In Provincia di L’Aquila il settore, resta a netta prevalenza femminile, con la presenza di quasi il 100% di lavoratrici donne, e registra lavoratrici e lavoratori stranieri pari al 82% e il restante 18% da lavoratrici e lavoratori Italiani, concentrati soprattutto nella fascia tra i 50 e i 54 anni, vede una più alta concentrazione degli addetti ad Avezzano circa 39%, Sulmona 33% e L’Aquila 28% dei 162 contratti regolarmente lavorati presso i Caaf CGIL Provinciali e depositati nelle sedi INPS di competenza.

Il 53% del totale sono collaboratrici e collaboratori domestici e il restante 47% assistenti familiari, che registrano i contratti di lavoro con un maggior numero di ore settimanali.

Nonostante l'aumento del lavoro regolare, resta comunque e chiaramente dominante quello irregolare, che per la Filcams CGIL di L’Aquila è inaccettabile.

Per Filcams Cgil L'Aquila "questi dati confermano la rilevanza del lavoro di cura svolto dal comparto pur senza riconoscimenti e confermano, di conseguenza, le rivendicazioni e le proposte che abbiamo portato avanti nel corso di questi anni."


In tale direzione, la Filcams Cgil a livello Nazionale ha presentato, insieme a Fisascat CISL, Uiltucs e tutte le parti sociali del settore, una piattaforma ai Governi che si sono succeduti per chiedere di indirizzare risorse nazionali ed europee verso azioni volte a migliorare le condizioni di lavoro nel settore domestico: il contrasto al lavoro irregolare, ma anche il riconoscimento del diritto alla malattia e alla maternità, una legislazione in tema di immigrazione che garantisca meccanismi certi e costanti per la regolarizzazione dei lavoratori domestici e l'istituzione di un assegno universale per la non autosufficienza.

"Punti fondamentali per il settore, sui quali la nostra organizzazione continua ad essere impegnata e su cui la politica e le Istituzioni non hanno ancora dato risposte concrete e di prospettiva." conclude il sindacato.

Ultima modifica il Venerdì, 26 Agosto 2022 16:15

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