Quattordici paia di scarpe Hogan, ultimo modello. Costo: 230euro il paio, per un totale di 3.220 euro. E' quanto ha speso il comune di Celano per comprare le scarpe nuove ai Vigili urbani.
La decisione è del Comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Fegatilli che, in aprile, ha firmato un'apposita determina. "Quest’anno non ho voluto comprare costose divise nuove, ma soltanto scarpe. E con urgenza". Molti vigili infatti, denuncia Fegatilli, "soffrono di ernia al disco e hanno difficoltà a stare in piedi per tante ore consecutive, e il nostro lavoro si svolge soprattutto in piedi e in movimento. Allora ho comprato 14 paia di Hogan. Per tutelare la salute dei miei uomini. Col caldo estivo, le Hogan non fanno venire le vesciche ai piedi".
La decisione del Comandante della Municipale ha scatenato le ire dei consiglieri comunali di minoranza del Comune di Celano. Anche perché, già l'anno passato, erano stati acquistati vestiti ad uso dei Vigili urbani per oltre 20mila euro. E altri 12mila, se ne sono andati nella prima metà del 2014, al di là delle Hogan: "La notizia si commenta da sé – hanno sottolineato Calvino Cotturone, Carlo Cantelmi, Antonello Di Stefano, Nazzareno Tiberi, Aniceto Ciaccia e Daniele Bombacini, consiglieri del Partito Democratico – in un momento così delicato e difficile per tutti, è inconcepibile la sola idea di poter sperperare i soldi pubblici per acquistare scarpe di marca. È uno schiaffo nei confronti delle famiglie che a stento arrivano alla fine del mese. È davvero sconcertante che l’amministrazione permetta questi sprechi".
Il sindaco di Celano, il parlamentare del Nuovo Centro Destra Filippo Piccone, si è detto amareggiato, promettendo indagini interne sull'onda dell'indignazione dei cittadini. "Sto facendo controllare la determina. Se non sarà dimostrata la legittimità della spesa, provvederò immediatamente a procedere con un’azione disciplinare nei confronti del dirigente che non ha rispettato il principio delll’economicità dell’Ente".
"Una pubblica amministrazione gestisce i soldi della gente - ha sottolineato Piccolne - "e per questo deve pensare innanzitutto al rispetto dei cittadini, pertanto va dimostrata l’esigenza dell’acquisto altrimenti pretenderò la restituzione delle somme al Comune". Soltanto qualche giorno fa, però, il primo cittadino si era mostrato ben più conciliante: "Sono sicuro che dietro all’acquisto delle scarpe di questo valore ci siano reali esigenze di servizio", aveva detto.