La giornata di oggi non è una giornata qualunque.
Non può essere una giornata qualunque.
Da ormai 79 anni il 23 settembre per L’Aquila è un giorno tristissimo e al contempo di grande orgoglio e vanto. Un giorno strano, pieno di emozione e proprio per questo importantisimo.
Sono stati numerosi oggi gli appuntamenti che hanno ricordato e celebrato i nove martiri aquilani: Anteo Alleva, Pio Bartolini, Francesco Colaiuda, Fernando Della Torre, Berardino Di Mario, Bruno D'Inzillo, Carmine Mancini, Sante Marchetti, Giorgio Scimia.
Nove nomi e nove cognomi che sono stati ripetuti più volte nel corso dei riti civili ma che non devono rimanere solo lettere morte condannate al freddo agghiacciante di una lastra di marmo, sono invece anche dei volti, delle giovani vite che nel nome della libertà, della pace e della democrazia sono state stroncate dalla barbarie nazi-fascista.
I migliori giovani aquilani sono stati ricordati alle 9:00 alla cosiddetta “sbarra” che si trova al principio del sentiero dei nove martiri, che passando per la Madonna Fore arriva fino a Collebrincioni, poi alle 9:30 alle casermette, all’interno della caserma Pasquali dove furono fucilati e tumulati i martiri, poi alle 10:00 si è svolta una cerimonia all’interno dell’istituto Amedeo d’Aosta, scuola in cui fu studente Fernando Della Torre, nella quale sono state coinvolte alcune scolaresche, in seguito, alle 10:30 c’è stata una cerimonia a Piazza Nove Martiri, per poi concludere alle 11:00 al cimitero monumentale dell’Aquila dinanzi alle lapidi dei nove ragazzi.
Ad ogni cerimonia ha partecipato una delegazione dell’ANPI e la municipalità, il sindaco dell’Aquila ha omaggiato i martiri intervenendo all’interno della caserma e dinanzi agli studenti.
Le cerimonie in ricordo dei nove martiri proseguiranno domani, sabato 24 settembre con una camminata, organizzata dall’ANPI L’Aquila con la quale si ripercorrerà il cammino dei nove martiri, CLICCA QUI per consultare il programma di domani