"Uno degli impegni del nostro Governo sarà quello di restituire centralità alle politiche sulla casa, all'edilizia residenziale pubblica, con una nuova filosofia, che anche l'Ater dell'Aquila sta ben interpretando, e che passa attraverso il migliorare le condizioni di vita degli inquilini, per la riconnessione urbana con il resto della città, un discorso di grande visione e civiltà". Lo ha detto Luigi D'Eramo, sottosegretario di Stato al Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare, nel corso del convegno nazionale "La ricostruzione post-sisma nell'edilizia residenziale pubblica", che si è svolto ieri nella sala Ipogea del Consiglio regionale a L'Aquila.
L’evento organizzato dall'Azienda territoriale edilizia residenziale (Ater) della provincia dell'Aquila, guidata dal presidente, Isidoro Isidori, ha visto la partecipazione tra gli altri di Riccardo Novacco e Patrizio Losi, rispettivamente presidente e direttore di Federcasa nazionale. Al centro della riflessione temi cruciali e di scottante attualità, affrontati da noti e stimati personaggi di fama nazionale tra professionisti, dirigenti del settore, come modifiche in atto del bonus 110%, il Pnrr, il nuovo codice degli appalti, il rincaro di materie prime e costi energetici, la necessità di approvare al più presto una legge quadro della ricostruzione post sisma.
"L’Aquila - ha aggiunto il sottosegretario D'Eramo - è un osservatorio privilegiato, unico capoluogo italiano colpito da un terremoto che ha messo a dura prova anche l'intero sistema nazionale nell’emergenza e nella pianificazione della ricostruzione, anche ovviamente sul fronte dell'edilizia residenziale pubblica".
Ampio il parterre dei rappresentanti politici invitati e chiamati in causa, per dare risposte al settore: oltre a D'Eramo, Guido Quintino Liris, di Fratelli d'Italia, Gabriella Di Girolamo, del Movimento 5 stelle, Michele Fina, del Partito democratico, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, Fdi, il vice presidente della Regione, Emanuele Imprudente, Lega, il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, Fdi, l'assessore comunale dell'Aquila, Francesco de Santis, Lega, e il presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso di Fdi.
Marsilio ha denunciato che "da oltre trent’anni si sono bloccati gli investimenti sull'edilizia residenziale pubblica. In più abbiamo ereditato un patrimonio realizzato nel dopoguerra non dignitoso e ghettizzante, che ha creato marginalità e degrado. Invito tutte le Ater dunque a ragionare su questo aspetto, sulla necessità di un cambio di paradigma. Nei suoi primi anni la ricostruzione post sismica è stata per certi aspetti una occasione perduta. Quando ci siamo insediati, nel 2019 abbiamo trovato una situazione difficile, soprattutto sul fronte della ricostruzione pubblica, rimasta molto indietro rispetto a quella privata, le nostre Ater hanno avuto grandi difficoltà anche per ragioni normative, per le tempistiche degli iter di gara, ha pesato la debolezza delle strutture tecniche e amministrative, con un personale non sufficiente. Tutte criticità che stiamo superando".
Ha invitato all'ottimismo il vice presidente della Regione Imprudente: "Il sistema Paese negli ultimi anni ha abbandonato l’edilizia residenziale pubblica, ma oggi abbiamo la grande opportunità rappresentata dal Pnrr e anche dalla nuova programmazione comunitaria. Ci saranno grandi risorse economiche a disposizione, per un vero e proprio piano Marshall per le case popolari, che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico".
Nel suo intervento il sindaco Biondi alla domanda, "Cosa insegna il caso dell’Aquila?", ha risposto: "Ci ha insegnato che in una ricostruzione post-sismica il tempo non può essere una variabile indipendente, e occorre maggiore velocità, con la semplificazione delle procedure, assicurare ugualmente trasparenza e legalità. Servono poi norme chiare, valide per tutti i terremoti, con un iter definito e auspico l'approvazione tanto attesa del Codice delle ricostruzioni. Infine, per non perdere occasioni irripetibili, serve il coraggio delle scelte e qui a L'Aquila proprio questo per noi ha rappresentato la proficua collaborazione con l’Ater, ad esempio nella realizzazione del parcheggio di Porta Leoni, dell'ambizioso progetto di riqualificazione urbana del quartiere di Monticchio e a breve lungo via Sallustio".
L'assessore comunale con delega all'Urbanistica De Santis, ha spiegato che "da anni, dopo il post sisma, si parla della necessità di realizzare la città territorio, rimasta di fatto sulla carta, ed è ora la sfida che ci attende. Questo concetto urbanistico deve essere qui interpretato in modo diverso rispetto ad esempio all'espansione di una città della costa, qui occorre connettere tra di ,loro centro, periferie e frazioni, che devono vivere di relazioni, accettando la morfologia data del territorio, rendendole più belle, funzionali e integrate".
Il senatore Liris, e assessore regionale a Bilancio e Personale, con delega anche all'Edilizia residenziale pubblica, ha risposto alle tante preoccupazioni espresse per le modifiche in corso del superbonus al 110% e un suo possibile depotenziamento. "In questa fase c'è un confronto con l'Ance nazionale sul tema cruciale del superbonus, che tante incertezze sta creando alle imprese e ai cittadini - ha detto Liris -. Invito però ad attendere, ho avuto una interlocuzione con il viceministro all'Economia Maurizio Leo, e mi ha assicurato che ci sarà una proroga almeno fino al 31 dicembre dell'attuale normativa, e che non saranno toccati da eventuali modifiche i crateri 2009 e 2016, con il solido argomento che il superbonus rappresenta ormai uno strumento imprescindibile per completare al meglio la ricostruzione post-sisma, che riveste un interesse nazionale".
Sulla stessa lunghezza d'onda, seppure dall'altra parte dello schieramento politico il senatore del Pd Fina: "L’abitare è un tema centrale, eppure il Paese sconta un decennale ritardo: basti pensare che per l'edilizia residenziale pubblica in Italia si spende lo 0,1% del Pil, quando la media europea è del 3,5% . Ora per questo ambito ci sono 3,5 miliardi del Pnrr, e sarà importante spenderli bene, nella direzione di una complessiva rigenerazione urbana. Altra priorità è dare certezze sul superbonus al 110%, e sul meccanismo di cessione del credito, importante anche per le attività di riqualificazione delle Ater".
La senatrice del M5s Di Girolamo ha evidenziato che "la ricostruzione post sismica deve cambiare ottica, dopo le fasi dell’emergenza e della ricostruzione, serve ora concentrarsi sull'ambito sociale ed economico, e in questa partita rientra anche la riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. In termini generali, decisivo per velocizzare la realizzazione di opere pubbliche è l'approvazione”.
Ha concluso il presidente della Provincia Caruso: "L'edilizia economica e popolare, già dal suo nome, è nata con una impostazione sbagliata, che ha creato una separazione e una ghettizzazione. Concordo con il fatto che ora la priorità è rivoluzionare l'approccio, con un nuovo patto per l'abitare, che già nel termine di edilizia residenziale pubblica, non contiene discriminazioni, parla invece di rendere più vivibili e integrate le città, dai centri storici alle periferie".