"Sulmona è un giacimento di cultura, di tradizioni e di qualità ambientali che vogliamo preservare: per la tutela di questo immane patrimonio, la Regione Abruzzo dirà tanti sì, ma per adesso è un fermo no".
Parole di Luciano D'Alfonso, a margine dell'incontro che si tenuto questa mattina a Roma - al Ministero dello Sviluppo economico - con il vice ministro Claudio De Vincenti per valutare il progetto presentato dalla SNAM Rete Gas che intende costruire una 'centrale di Compressione gas' che dovrebbe sorgere nel territorio del Comune di Sulmona. 'Rete Adriatica', questo il nome del progetto, prevede la realizzazione un gasdotto avente lunghezza complessiva di 687 chilometri e che dovrebbe interessare il territorio abruzzese per 103 chilometri, tra Sulmona - dove sorgerebbe la centrale di compressione - e L'Aquila.
All'incontro hanno partecipato il sottosegretario all'Economia Giovanni Legnini e il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli.
In merito alla realizzazione dell'impianto, la Regione ha chiesto alla SNAM di rivedere il tracciato al fine di evitare eventuali rischi dovuti alla natura sismica del territorio interessato. "La nostra posizione - ha spiegato D'Alfonso - non è un no a qualsiasi infrastruttura energetica. La Regione dice no a questa attuale allocazione, ma siamo pronti ad entrare nel merito, con il governo e con la SNAM, per cercare di trovare soluzioni alternative che rispettino i beni irripetibili del nostro ambiente e del nostro territorio".
Della stessa opinione il vice presidente Lolli: è interesse della Regione - ha sottolineato - "costituire un tavolo tra le istituzioni interessate al fine di prendere in esame tutte le possibili alternative al percorso attuale, per valutare serenamente e senza pregiudizi, nella convinzione che non si sta facendo una battaglia contro il metano".
Secondo il sottosegretario Legnini, "il Governo ha come priorità la realizzazione, in tempi ragionevoli, della infrastruttura che dovrà essere realizzata perché dobbiamo servire il nostro Paese e l'Europa attraverso le opere di adduzione e di trasporto del gas proveniente dall'est europeo".
Insomma, l'opera si farà. Si lavora su una diversa localizzazione. "Sembra ormai certa la notizia del rinvio della conferenza dei servizi relativa al metanodotto SNAM e la convocazione a settembre del tavolo tecnico che era stato più volte assicurato dal governo per valutare la fattibilità della realizzazione dell'opera in una zona ad alta sismicità come l'Abruzzo", ha sottolineato la senatrice Stefania Pezzopane.
"E' una decisione importante - spiega - e ringrazio il sottosegretario Legnini e il governo, a cui avevo rivolto il mio appello per il rinvio della conferenza servizi e l'attivazione del tavolo. Inoltre, è utilissima la netta posizione della giunta D'Alfonso che accoglie l'appello di quanti, cittadini, sindaci, parlamentari, da tempo si battono per il rispetto del territorio abruzzese già fortemente martoriato da calamità naturali".
"Il progetto del metanodotto Snam rete gas SpA "Rete adriatica" - ricorda Pezzopane - è un gasdotto avente lunghezza complessiva di 687 chilometri e che dovrebbe interessare il territorio abruzzese per 103 chilometri, tra Sulmona e L'Aquila in direzione Foligno, passando in un territorio, dunque, altamente sismico e comprensivo di aree protette, precisamente 3 parchi nazionali, un parco regionale e oltre 20 siti di rilevanza comunitaria".
Non più tardi di una settimana fa, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci (Pd) aveva presentato - insieme al collega di maggioranza, Andrea Gerosolimo - una risoluzione tesa proprio ad impegnare il presidente della Regione a chiedere la sospensione della Conferenza dei Servizi fissata per il prossimo 7 agosto dal ministero dello Sviluppo economico, relativa proprio alla istallazione della centrale a gas oltre alla realizzazione - più in generale - del metanodotto Brindisi-Minerbo che dovrebbe attraversare il territorio regionale abruzzese per oltre 100 chilometri. "Sull’opera - ha sottolineato Pietrucci - hanno espresso la loro contrarietà numerosi istituzioni ed Enti locali. La Commissione Ambiente della Camera dei Deputati si è pronunciata il 26 Ottobre 2011 contro tale progetto, per voto unanime, a causa dell’elevato rischio sismico che metterebbe a dura prova la vulnerabilità della condotta".
Moroni: "La conferenza dei servizi è stata annullata grazie all'intervento della Regione Abruzzo"
"Grazie all'interessamento diretto della Regione Abruzzo, che si è fatta parte attiva nella vicenda, dando seguito alla volontà unanimemente espressa dal Consiglio regionale, il vice Ministro De Vincenti ha annullato la convocazione e ne ha subordinato l'aggiornamento all'esito del tavolo interistituzionale che sarà istituito a breve, come più volte richiesto dai rappresentanti del territorio, dal coordinamento antigasdotto e dai comitati".
Ad affermarlo in una nota l'assessore al Comune dell'Aquila e dirigente regionale Alfredo Moroni: "La convocazione, inizialmente fissata per il giorno 7 agosto, aveva suscitato le proteste degli amministratori del territorio e del coordinamento antigasdotto. Pertanto, come coordinatore dello stesso e come rappresentante istituzionale, avevo scritto al presidente D'Alfonso ricostruendo la lunga vicenda legata al progetto Snam, rilevando come il percorso intrapreso dalla stessa Snam presentasse vizi di legittimità, cosa più volte evidenziata in passato, e tornando a ribadire la richiesta dell'istituzione di un tavolo interistituzionale sulla materia".
Ricordo – ha proseguito Moroni - che la Regione Abruzzo è intervenuta sulla vicenda con una risoluzione, approvata all'unanimità dal Consiglio lo scorso 22 luglio, nella quale si richiedeva proprio l'annullamento della Conferenza dei servizi e l'istituzione del tavolo. Istanze poi fatte proprie dalla stessa giunta regionale nella seduta del 29 luglio. Si tratta di un risultato importante, per il quale ringraziamo i vertici regionali, – ha concluso Moroni – in virtù del quale potranno finalmente trovare giusto spazio istituzionale le ragioni di quanti chiedono a gran voce un percorso alternativo in mare per il gasdotto della Snam e il ripensamento circa la realizzazione della centrale di Sulmona, a causa delle note e gravi motivazioni legate all'intensa vulnerabilità sismica dei territori interessati, delle conseguenze in termini di impatto ambientale e delle negative ricadute su tutto l'indotto economico e occupazionale".