Si è riunito stamane il Comitato ristretto dei sindaci competente in materia di sanità. Sul tavolo, il parere sul bilancio della Asl 'L'Aquila-Sulmona-Avezzano' e, più in generale, sull'operato del manager Giancarlo Silveri. Un incontro che prometteva spaccature tra i primi cittadini: al contrario, è prevalsa la linea 'morbida'.
Massimo Cialente (sindaco dell'Aquila), Gianni Di Pangrazio (sindaco di Avezzano), Giuseppe Ranalli (sindaco di Sulmona), Umberto Murolo (sindaco di Castel di Sangro) e Giuseppe Calvisi (vice sindaco di Barisciano) hanno deciso di approvare il bilancio rimandando, al contrario, il giudizio sull'operato del direttore generale, in attesa di valutare con attenzione la relazione che proprio Silveri ha consegnato al Comitato ristretto.
Si tenterà, così, di ricomporre i pezzi, al culmine delle polemiche tra il centrosinistra aquilano e il manager della Asl1 che hanno infastidito, e non poco, gli altri sindaci. Cialente, aveva invitato alla riunione l'assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, e lo stesso direttore generale. Non si sono presentati.
Si è parlato dei dati che la Ragioneria dello Stato ha reso pubblici lunedì sulla mobilità attiva e passiva delle Asl italiane nel 2012. Numeri confortanti, per l'azienda aquilana, che si piazza al settimo posto (su 107 aziende). Per virtù.
Come spiegato in un approfondimento pubblicato da NewsTown qualche giorno fa, la mobilità, in sanità, è riferita alle scelte, in ordine a dove e da chi, fatte dai cittadini in caso di necessità. Se un cittadino residente nella nostra provincia sceglie di farsi assistere da una Azienda sanitaria diversa dalla Asl1 'L'Aquila-Sulmona-Avezzano', ciò determina mobilità passiva. Di contro, se un cittadino di altra provincia sceglie di farsi assistere dalla nostra Asl, determina mobilità attiva. In sostanza, nel primo caso la Asl deve rimborsare l'azienda che ha assistito il cittadino in mobilità, nel secondo caso invece è l'Azienda di residenza del cittadino in mobilità a rimborsare la nostra Asl.
Stando ai dati della Ragioneria dello Stato, l'azienda sanitaria aquilana segna un rapporto positivo tra la percentuale di cittadini residenti in provincia che scelgono di curarsi altrove, 14.8%, e la percentuale di pazienti che, al contrario, seppur non residenti nell'aquilano, preferiscono le prestazioni sanitarie della nostra Asl, 19.8%. Dunque, +5% e settimo posto in Italia. Per virtù, appunto: infatti, se il dato sulla mobilità attiva è assolutamente positivo, decisamente il migliore tra le Asl abruzzesi, al contrario la mobilità passiva non può lasciare indifferenti: il 14.8% dei cittadini della nostra provincia preferisce rivolgersi ad altre Aziende sanitarie. Un dato superiore a quelli registrati dalle Asl di Pescara e Chieti che, comunque, si piazzano rispettivamente al 35° e al 43° posto assoluto con una mobilità attiva che non supera il 10%. Malissimo l'azienda teramana: 55° posto, con mobilità passiva tra le peggiori in Italia (24.4%).
Altro aspetto da tenere in considerazione: i dati della Ragioneria dello Stato tengono conto delle strutture pubbliche e private che, in provincia, pesano per un terzo sul servizio sanitario.
"Oggi nel comitato ristretto dei sindaci abbiamo discusso i dati ufficiali", ha spiegato il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. "Si fermano al 2012, non sono disponibili quelli 2013. Abbiamo scoperto che la Regione Abruzzo non fornisce i dati disaggregati alle singole ASL ed ai loro uffici di controllo di gestione. Mi chiedo come si possa fare una politica sanitaria di tagli, investimenti e decreti senza questi elementi, senza ad esempio il dato sulla attività ambulatoriale".
Per la ASL dell'Aquila - sottolinea Cialente - la migliore d'Abruzzo come testimonia la Ragioneria dello Stato, "il dato ufficiale oggi fornito, grezzo e non articolato per territori, è di una mobilità attiva extra-Regionale 2012 pari a 45.284.558,57 ed una passiva pari a 41.556.644,17. Dato positivo in senso assoluto, per il 30% (forse) legato ad una attività della sanità privata convenzionata (non abbiamo elementi disarticolati per appurarlo). Come dato di mobilità intra-Regionale abbiamo una passiva pari a 25.023.730,98 ed una attiva pari a 15.812.612,37".
Dati confermati anche dal manager Giancarlo Silveri, qualche giorno fa, con riferimenti ai bilanci 2012 e 2013. Si tenga presente che i dati relativi all'intra-Regione (alle prestazioni in Regione Abruzzo, in mobilità attiva e passiva) riguardano i servizi sanitari assicurati nell'anno precedente (bilancio 2013, prestazioni del 2012). Al contrario, per l'extra-Regione il dato è relativo alle prestazioni di due anni prima (dunque, bilancio 2013 prestazioni del 2011). Restando al 2012, dunque, gli unici dati disponibili riguardano la mobilità attiva e passiva in Regione che si deducono dal bilancio 2013. Che - tra l'altro - ha fatto registrare un +2milioni di euro, rispetto al preoccupante -9milioni del 2012. E i numeri sono quelli forniti dal sindaco Cialente. Resta da capire quali siano i dati relativi all'extra-Regione. Evidentemente - essendo il bilancio 2013 in attivo - la mobilità passiva e attiva extra-Regione, nel 2011, ha fatto registrare un importante segno positivo. E dunque, si può immaginare - con poco margine di errore - che i dati siano anche migliorati nel 2012.
Cosa possiamo concludere? La premessa è d'obbligo: i dati fin qui analizzati sono disaggregati, non coerenti e neppure omogenei. Tuttavia, si può dire che - al 2012 - la Asl1 ha fatto registrare una percentuale maggiore di mobilità attiva rispetto alla passiva che, però, non ha significato un margine altrettanto positivo in termini economici. Insomma, anche se la Asl1 è la migliore d'Abruzzo, economicamente è andata in perdita. Le prestazioni sanitarie su nostri pazienti rimborsate ad altre Asl sono costate più dei rimborsi messi a bilancio per servizi a cittadini non residenti. Negativi i dati sulla mobilità passiva e attiva intra-Regione. Positivi sulla mobilità extra-Regione: e sul 2013, i dati potrebbero essere anche migliori.
Abbiamo almeno provato a disegnare un quadro quanto più preciso sullo stato di salute della nostra azienda. Resta il quinto posto assoluto certificato dalla Ragioneria dello Stato 'per virtù', la preoccupazione per il 14.8% di mobilità passiva, e in generale per una mobilità passiva regionale che perde 170milioni di euro l'anno, il bilancio 2012 chiuso col segno negativo per 9milioni e il recupero nel 2013, con un incoraggiante +2milioni.
E c'è un'altra buona notizia, per le Asl abruzzesi. La Commissione Salute della Conferenza Stato-Regioni ha raggiunto infatti l'intesa sull'ipotesi di riparto del Fondo sanitario nazionale per il 2014. La proposta - ha sottolineato lo staff del presidente Luciano D'Alfonso - è stata approvata all'unanimità dai Presidenti delle Regioni ed è ora al vaglio del Ministero competente che dovrà esprimere il proprio parere. L'Abruzzo ha ottenuto 40 milioni in più rispetto all'anno scorso, passando da una dotazione di 2 miliardi 349 milioni a 2 miliardi 389 milioni. In realtà, la cifra aggiuntiva ammonta a 55 milioni, poiché nel 2013 vi era stato un contributo speciale pro terremoto di 15 milioni. In tal modo, la Regione si è assicurata la totale copertura della pianificazione prevista dal Programma operativo, che richiede risorse pari a 2 miliardi 387 milioni. L'assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, ha espresso tutta la sua soddisfazione: "Qualora questa ripartizione venisse approvata dal Ministero saremmo nella condizione di perseguire l'obiettivo dell'uscita dal commissariamento con piena solidità finanziaria. La proposta iniziale - ha spiegato l'assessore - prevedeva per l'Abruzzo 2 miliardi 368 milioni ma alla fine siamo riusciti a ottenere una cifra ben superiore. La somma assegnata, che supera di poco il fondo previsto all'interno del Programma Operativo, rappresenta quanto necessario affinché la programmazione di settore venga affrontata con tranquillità. Dopo le buone notizie che sono pervenute dal Tavolo di Monitoraggio nella mattinata di lunedì e l'intesa raggiunta nella serata sulla proposta di ripartizione del FSN che copre il fabbisogno previsto dalla Regione Abruzzo - commenta infine Paolucci - è possibile affermare che la nostra Regione ha le carte in regola per intraprendere con rigore e serietà il percorso di uscita dal commissariamento, e allo stesso tempo programmare le risorse necessarie per un nuovo piano di riqualificazione e disegnare una sanità moderna e sostenibile".
Le reazioni
"Il Sole 24 Ore smentisce clamorosamente il sindaco Cialente sullo stato di salute della Sanità". Lo afferma in un comunicato Alessandro Piccinini, capogruppo del Nuovo centro destra in Consiglio comunale all’Aquila.
"Un articolo apparso ieri su Il Sole 24 Ore - scrive Piccinini - sullo stato di salute della sanità in Italia smentisce clamorosamente il Sindaco Cialente, il quale, nei giorni addietro, non aveva mancato di attaccare il manager della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Giancarlo Silveri, sui dati della mobilità passiva relativi alla Asl provinciale".
"Ebbene - aggiunge il consigliere comunale aquilano - nella classifica proposta dal primo giornale di economia e finanza italiano, elaborata su dati Istat e Ministero della Salute, tra le province con il maggior tasso di occupazione quella aquilana viene collocata al settimo posto su cento sette (7/107), dimostrando una volta di più che l’ospedale regionale ha notevole capacità attrattiva che garantisce sicuri e notevoli flussi in entrata di pazienti non residenti in regione che richiedono di essere curati nella provincia dell’Aquila".
"Forse il sindaco che probabilmente non legge Il Sole 24 Ore e fino a questo momento non era a conoscenza dei dati diramati sulla sanità aquilana, farebbe meglio ad occuparsi delle aziende partecipate del suo Comune, queste sì sommerse dai debiti ed incapaci di offrire servizi adeguati ai cittadini aquilani", conclude Piccinini.