“Il tema dell’acqua è davvero una priorità assoluta. Ogni goccia d’acqua deve finire per dissetare le nostre colture e non deve andare dispersa in eccessi di irrigazione e sprechi dovuti a tubature obsolete. La Regione Abruzzo grazie anche ai fondi del PNRR ha messo insieme qualche centinaio di milioni da investire in acquedotti e impianti irrigui. E’ uno sforzo senza precedenti che stiamo facendo per mettere riparo ad un sistema irriguo è il caso di dirlo che faceva acqua da tutte le parti”. Lo ha detto il presidente Marco Marsilio intervenendo oggi ad Avezzano al convegno promosso da Coldiretti ed Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni (Anbi) sul tema “Acqua: una risorsa da gestire e da conservare per la nostra produzione di cibo”.
Presenti tra gli altri, anche il vice Presidente Emanuele Imprudente con delega all’agricoltura, il sottosegretario di Stato al ministero delle Politiche agricole e alimentari, Luigi D’Eramo e il direttore del dipartimento Agricoltura, Elena Sico.
Un momento di confronto con le forze politiche e gli addetti ai lavori per affrontare le problematiche più importanti collegate alla risorsa idrica: dai cambiamenti climatici che, a causa della siccità, influenzano la produzione agricola alla gestione dei consorzi di bonifica, dalla possibilità di accedere a finanziamenti pubblici alla necessaria riqualificazione delle strutture esistenti.
“L’intero continente europeo – ha proseguito Marsilio - è coinvolto da questa emergenza e domani sarò a Bruxelles per una tre giorni di seduta plenaria dove tornerò a sollevare questa priorità affinchè si guardi con più attenzione verso questi temi e questo si traduca in massicci investimenti, nella possibilità di fare invasi e impianti irrigui, ottimizzando la risorsa irrigua e fare in modo che nessuna goccia d’acqua vada più sprecata con tubature vecchie e malgestite e gli impianti irrigui possano essere modernizzati e digitalizzati. E’questa una delle nostre priorità di mandato. In particolare, stiamo insistendo sulla realizzazione della rete irrigua del Fucino che rappresenta un’infrastruttura chiave per l’agricoltura abruzzese e per il territorio marsicano per il quale stiamo procedendo con le progettazioni ed entro l’anno, potremo avviare la gara d’appalto per iniziare i lavori”.
“Abbiamo finanziato e in parte realizzato interventi – ha spiegato Imprudente – per migliorare il sistema idrico integrato e lo abbiamo fatto attraverso un approccio complessivo di sistema per poter gestire la risorsa acqua come occasione di sviluppo e crescita di un intero territorio, stanziando circa 470 milioni di euro e destinando in primis 130 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso, il più grande d’Abruzzo, che serve circa 800 mila abruzzesi, ed il resto per ridurre le perdite nella rete idrica, per potenziare il sistema irriguo fondamentale per il comparto agricolo, per lo sviluppo del sistema depurativo e, in ultimo, per i contratti di fiume”
“Dall’acqua dipendono quantità e qualità della maggior parte delle nostre produzioni, ed è fondamentale per gli allevamenti. I cambiamenti climatici e le infrastrutture mancanti o inadeguate stanno mettendo in grande difficoltà l’agricoltura e la zootecnia abruzzesi, come sta accadendo nel resto d’Italia. Come Governo stiamo lavorando per affrontare l’emergenza siccità, e per realizzare un piano di opere che rendano l’Italia un paese più moderno, efficiente e competitivo, investendo sull’innovazione”. Lo ha detto il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo.
Secondo le stime di Coldiretti Abruzzo a livello regionale, nell'ultimo anno, è stata registrata una diminuzione di oltre il 40% per mais e foraggi che servono all'alimentazione degli animali, di circa il 20% sugli ortaggi con particolare riferimento alle patate fino al dimezzamento della produzione di miele nel 2022. “È ancora troppa l’acqua che viene sprecata, anche in Abruzzo. Gli interventi non possono essere più rimandati".
"Garantire acqua sufficiente – ha aggiunto il sottosegretario - permette anche la sopravvivenza dei territori e il contrasto allo spopolamento delle aree interne. Le risorse idriche sono indispensabili per assicurare la sicurezza e la sovranità alimentare. E per respingere i tentativi di chi – in nome di un finto ambientalismo – vorrebbe far arrivare sulle nostre tavole carne o altro cibo sintetico”, ha concluso D’Eramo.