E’ stato rinviato a giudizio e dovrà adesso affrontare il processo, l’infermiere in forze all’Ospedale San Salvatore dell’Aquila accusato di omicidio colposo nell’esercizio della professione sanitaria.
L’uomo è stato accusato di aver cagionato la morte di una paziente, ricoverata nel plesso ospedalierio del capoluogo. Il Giudice per le udienze preliminari Marco Billi ha accolto, quindi, le richieste avanzate dal Pubblico ministero Marco Maria Cellini e dalle parti civili, rinviando a giudizio il presunto responsabile, al quale vengono contestati più profili di responsabilità sulla scorta della perizia medico - legale elaborata dal Collegio medico peritale incaricato dalla Procura.
I fatti accaddero il 3 novembre 2020. Stando ad una ricostruzione, durante le manovre di nursing la canula tracheale applicata alla donna, malata di Covid, si sarebbe spostata. Secondo le accuse l’infermiere anziche rimanere a monitorare le condizioni della ricoverata si sarebbe diretto a chiamare il personale medico chiudendo la porta dietro di se.
Al suo ritorno insieme ai medici in servizio però la porta è rimasta bloccata. Un episodio che ha ritardato di circa 15 minuti l’arrivo dei dottori che al loro arrivo dopo le operazioni di sblocco della porta hanno trovato la donna ormai deceduta per un arresto cardiaco. L'udienza dibattimentale si terrà innanzi al Tribunale di L'Aquila il prossimo giugno.