Il procuratore capo facente funzione, Stefano Gallo, avrebbe firmato la richiesta di rinvio a giudizio per il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, e per il dirigente comunale Fabrizio De Carolis.
Lo scrive stamane Marcello Ianni sulle pagine de 'Il Messaggero'.
Si tratta di una notizia che, se confermata, è destinata a far rumore, e a segnare, chissà, i prossimi mesi di campagna elettorale. Gallo resta convinto, infatti, che Cialente abbia esercitato un'induzione indebita [leggi l'approfondimento], la così detta concussione depotenziata, affinché venissero affidati lavori in subappalto nell'ambito della ricostruzione del complesso '201' di Pettino all'imprenditore Eliseo Iannini - la cui posizione è stata archiviata nei giorni scorsi - e venisse istruito, altresì, il pagamento di un Sal da 2.7 milioni di euro alla società Palomar-Consta, per opere su di un altro cantiere della ricostruzione, seppure, è questa la tesi degli inquirenti, l'impresa non ne avesse diritto. In merito, il sindaco dell'Aquila avrebbe persino ricevuto una telefonata da Luciano Violante che chiedeva si potesse sbloccare la pratica di pagamento. Cialente avrebbe preteso, dunque, "un'accelerazione", come si evince - scrive Ianni - da una telefonata intercettata, e preteso che il funzionario De Carolis pagasse "almeno la metà" del Sal, e così è avvenuto.
Contattato telefonicamente da NewsTown, l'avvocato del primo cittadino, il Presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti ha confermato che l'inchiesta è ancora in corso "ma non è dato sapere - ha sottolineato - se il pubblico ministero abbia formulato la richiesta di rinvio a giudizio, trattandosi di un atto interno".
Pure fosse stata firmata la richiesta di rinvio a giudizio, comunque, l'ultima parola spetterebbe al Giudice per le Indagini preliminari "che potrebbe decidere di dargli seguito, fissando dunque l'udienza preliminare, o archiviare, al contrario, la posizione degli indagati", ha ribadito l'avvocato.
"Scopro vedendo i titoli dei giornali che sono o sarei rinviato a giudizio per due reati che neanche capisco cosa sarebbero", il commento a caldo del primo cittadino. "So solo che, per uno di questi, quello che sarebbe stato un mio correo e vero beneficiario di un eventuale illecito è stato prosciolto. Massima fiducia nei Giudici, ma ... fra poco vado a leggere il giornale".