Nel pomeriggio di ieri, mentre il Consiglio comunale veniva sciolto dal presidente Benedetti per mancanza del numero legale, a Pescara, l'assise ha votato in maniera compatta un ordine del giorno per portare la sede della Corte d'Appello nella città adriatica. Il documento ha avuto il via libera di tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione, compreso il voto favorevole del sindaco Pd, Marco Alessandrini. E ha scatenato furenti reazioni.
"Mentre le beghe interne alla maggioranza e i malumori del sindaco Cialente, che poco o nulla hanno a che fare con questioni che interessano la città, bloccavano i lavori del Consiglio comunale e costringevano gli astanti ad assistere all'avvilente spettacolo di due consiglieri che venivano alle mani (il riferimento è alla rissa tra il capogruppo Pd, Maurizio Capri, e il consigliere socialista Gianni Padovani, ndr) - ha denunciato il consigliere Roberto Tinari - a Pescara si pensava alle cose serie, cercando di mettere in atto l'ennesimo scippo ai danni del nostro territorio. Uno scippo - ha sottolineato - che riuscirà loro perfettamente, se continueremo ad essere rappresentati e governati da una classe politica che non riesce a produrre un atto, a elaborare un'idea, a perseguire un obiettivo che sia uno".
Una città ferma da cinque anni, attacca Tinari - "seduta sulle sue rovine, in cui i governanti si beccano come i capponi di Renzo e, intanto, vedendo tanta inadeguatezza, sulle rive dell'Adriatico si fregano le mani. Mi auguro che il sindaco Cialente, il presidente della Regione D'Alfonso e i nostri rappresentanti in Parlamento sappiano reagire adeguatamente e si adoperino per tutelare i diritti e gli interessi di una città che rischia di morire a causa della dabbenaggine e dell'indifferenza, prima ancora che del terremoto".
Nel merito della questione, è intervenuto anche il consigliere Luigi D'Eramo che ha allargato le critiche, però, anche ai partiti di centrodestra: "La politica aquilana non ha più un peso reale nelle dinamiche abruzzesi", si legge in una nota. "Non sono bastati i due ordini del giorno approvati dal Consiglio Comunale dell'Aquila e le rassicurazioni del Sindaco Cialente a difesa della Corte d'Appello dell'Aquila. Infatti, i Consiglieri Comunali di Pescara dei gruppi di Forza Italia, NCD, e PD hanno votato l'approvazione di un ordine del giorno che prevede l'istituzione della Corte d'Appello a Pescara. Accade dunque che gli stessi partiti a L'Aquila si esprimono in modo ed a Pescara in un altro".
"Non mi appassionano, in questo momento, le incoerenze dei renziani, ma quelle del centrodestra si", ha sottolineato. "Mi domando come sia possibile che i vertici provinciali e regionali di Forza Italia e NCD sfregino con tanta facilità la credibilità politica dei colleghi Consiglieri Comunali Guido Liris (FI) e Alessandro Piccinini (NCD). E' evidente che principalmente in Forza Italia sia necessaria una riorganizzazione che preveda uniche posizioni sui tanti problemi che quotidianamente la regione vive. Nel caso specifico è urgente e necessario che il partito di Berlusconi si esprima nella sua interezza a difesa della Corte d'Appello dell'Aquila".
"Il Presidente regionale di Forza Italia Nazario Pagano - conclude D'Eramo - dimostra ancora una volta di non avere una leadership in grado di governare il maggior partito dell'opposizione e soprattutto il suo imbarazzante silenzio fa emergere l'assenza di una visione progettuale su cui lavorare".