Si è conclusa con un nulla di fatto la discussione dell’ordine del giorno sulla ricostruzione delle scuole, avvenuta all’interno dell’assise civica di questo pomeriggio.
Fine ultimo dell’ordine del giorno, presentato dai consiglieri del gruppo de L’Aquila Coraggiosa Lorenzo Rotellini e Simona Giannangeli, e dai consiglieri del gruppo del Partito Democratico Stefano Albano e Stefania Pezzopane, era fare chiarezza sullo stato attuale della ricostruzione degli edifici scolastici e denunciare un mancato coinvolgimento dei cittadini, soprattutto delle rappresentanze scolastiche, nelle discussioni in merito.
Dopo quasi tre ore di dibattito in aula, e dopo una lunga e stizzita risposta del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi in difesa dell’operato dell’amministrazione, che le opposizioni non esitano a definire un “comizio”, la maggioranza ha abbandonato l’aula facendo sì che non fosse raggiunto il numero legale necessario affinché si proseguisse con la discussione e si potesse, poi, procedere alla votazione.
Molto accese le reazioni dei gruppi di opposizione, che denunciano una mancanza di rispetto da parte del sindaco nei confronti dei comitati presenti, “Scuole sicure” e “Oltre il MUSP”, delle sigle sindacali e dei presidi.
“Noi abbiamo chiesto questo consiglio perché riteniamo ci sia un divario di comunicazione, di concertazione di scelte con i cittadini – spiega Stefano Albano, capogruppo del Pd. Lo dimostra il fatto che presidi, docenti, studenti, comitati cittadini presenti hanno lanciato un vero e proprio grido d’allarme per l’edilizia scolastica. Il sindaco ha risposto con un comizio in cui ha insultato e deriso presidi e comitati”. Per quanto concerne la questione del riportare le scuole in centro storico, tema su cui si era già espresso negativamente il sindaco Biondi e su cui oggi ha ribadito la sua contrarietà, Albano afferma: “Il sindaco minimizza cose importanti, dice che non vuole riportare le scuole in centro perché non ci sono edifici sicuri. Nessuno ha mai chiesto di riportare le scuole negli edifici storici, ma è assurdo dire che non ci possano essere edifici sicuri in centro. La verità è che c’è un’assenza di pianificazione”.
“Il consiglio si è chiuso nel peggiore dei modi perché, dopo i maltrattamenti verbali del sindaco nei confronti della minoranza, ma anche verso i dirigenti scolastici e le organizzazioni sindacali trattate come fossero delle persone improvvisate, c’è stato anche questo triste epilogo – commenta Stefania Pezzopane, Pd. Non se la sono sentita di votare, ma andarsene è la cosa peggiore”.
Reazioni sconcertate anche da L’Aquila Coraggiosa, con i consiglieri Lorenzo Rotellini e Simona Giannangeli che denunciano un’impossibilità di continuare a discutere anche quando, osserva Rotellini, “cercavamo di concordare e di sistemare l’ordine del giorno”.
Stefania Pezzopane annuncia che, in conseguenza del nulla di fatto a cui ha portato la discussione odierna, i gruppi di opposizione chiederanno di nuovo un consiglio straordinario sul tema.