Martedì, 30 Settembre 2014 14:03

Cotugno, occupazione a oltranza. Gli studenti: "Non ci muoviamo". Le interviste

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Cotugno occupato. Il lenzuolo con la scritta blu e rossa campeggia fuori i cancelli dell'omonimo istituto di Pettino che accorpa liceo classico, liceo linguistico, scienze umane e liceo economico sociale.

Da ieri le scuole superiori aquilane sono in stato di agitazione.

In molti istituti sono scattate forme di occupazione e autogestione, rientrate, nella maggior parte dei casi, quasi subito, per la reazione di presidi e dirigenti, che non hanno voluto scendere a patti e hanno usato le maniere forti chiedendo l'intervento tempestivo delle forze dell'ordine e ordinando lo sgombero delle aule. Gli animi si sono esacerbati soprattutto quando, nella mattinata di ieri, un'insegnante dell'Itis è stata spintonata involontariamente dagli studenti. Un incidente che non ha avuto conseguenze gravi ma che, secondo i ragazzi, è stato strumentalizzato per screditare le ragioni della protesta.

Al momento le uniche due scuole in cui le lezioni sono sospese lo Scientifico, dove è in corso un'autogestione, e, appunto, il Cotugno, dove è scattata un'occupazione che, dicono gli studenti, andrà avanti sicuramente fino a sabato 4 ottobre, giorno in cui è previsto un corteo unitario di tutti gli istituti.

Questa mattina, sempre al Cotugno, i ragazzi hanno incontrato il vice presidente della Regione Giovanni Lolli, al quale hanno illustrato le ragioni della mobilitazione.

Nel mirino ci sono sia questioni locali (mancanza di luoghi di socializzazione per i giovani, carenze strutturali degli edifici scolastici, assenza di spazi quali laboratori e palestre che interessa molti istituti) che nazionali (la riforma della scuola annunciata dal governo Renzi).

"I motivi principali della protesta sono due" raccontano gli studenti "La stesura di un documento con il quale vorremmo sollecitare l'amministrazione comunale alla realizzazione di un edificio specificamente dedicato ai ragazzi di età compresa tra i 14 e i 20 anni e la creazione di una consulta giovanile, la cui istituzione era stata promossa per la verità sia dall'oposizione che dalla maggioranza del consiglio comunale ma che è andata a finire nel novero delle promesse non mantenute. A queste richieste se ne aggiungono altre, più speficihe e attinenti alla situazione di singoli istituti, come l'Ipsiasar, che non ha ancora la palestra, o l'Itis, che non ha i laboratori".

I ragazzi del Cotugno, ai quali ieri sera sono giunti a dare man forte anche gli studenti degli altri istituti sgomberati, annunciano che l'occupazione andrà avanti a oltranza: "Non ci fermeremo, proprio perché abbiamo l'appoggio dei ragazzi delle altre scuole abbiamo l'obbligo morale di portare avanti quella che non definiamo neanche una protesta quanto una proposta. Vogliamo arrivare fino a sabato, quando ci sarà il corteo e un incontro con i rappresentanti delle istituzioni, ai quali consegneremo i progetti che saranno elaborati in questi giorni".

 

Ultima modifica il Martedì, 30 Settembre 2014 14:43

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