Giovedì, 09 Ottobre 2014 10:55

Tre ville da 700 mq l'una: Taddei condannati per lottizzazione abusiva

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Condannati a un anno di arresto (pena sospesa) e 40mila euro di ammenda. Si conclude così, a distanza di due anni dal rinvio a giudizio, il processo in primo grado per i fratelli Danilo, Valerio e Antonello Taddei, noti imprenditori della holding delle costruzioni aquilana Edimo. I fatti contestati riguardano la realizzazione di tre ville da 700 mq ciascuna a Picenze, frazione del comune di Barisciano (L'Aquila). Il gruppo Edimo è una delle più imponenti holding aquilane nel campo delle costruzioni edilizie: conta circa 700 dipendenti (tra diretti e indotto), sebbene sia travolta dalla crisi economica [leggi l'articolo sulla cassa integrazione].

Per l'accusa i tre, con la complicità di Giampiero Sigismondi  e di Vincenzo Galeota - rispettivamente geometra del Comune di Barisciano e direttore dei lavori - avrebbero realizzato abusivamente le case. Mentre è giunta l'assoluzione per abuso edilizio e abuso di ufficio in concorso, i tre giovani della famiglia Taddei sono stati condannati per il reato di lottizzazione abusiva. Sigismondi e Galeota, invece, sono stati assolti per tutti i reati per i quali erano imputati.

L’inchiesta era partita quattro anni fa. Dagli accertamenti eseguiti era emerso che per la realizzazione delle tre ville, allora in via di ultimazione, era bastato presentare una semplice domanda agli uffici del comune di Barisciano, sulla scorta dell’ordinanza sulle case provvisorie post-sisma e, dunque, in deroga alle procedure ordinarie.

La pena sospesa è condizionata all'abbattimento delle ville. I legali che hanno assistito gli imputati hanno annunciato il ricorso all'appello. (m. fo.)

Ultima modifica il Giovedì, 09 Ottobre 2014 11:25

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