Mercoledì, 20 Luglio 2016 09:21

Porta Barete: dirigente Soprintendenza rischia processo per falso

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Abuso d'ufficio e falso: un dirigente della Soprintendenza, Claudio Finarelli di 64 anni, rischia il processo, in qualità di Responsabile unico del procedimento" per i lavori di "scavi archeologici d'accertamento propedeutici al progetto delle mura civiche nell’area antica della Porta Barete e della messa in sicurezza delle mura rinvenute nell’area prospiciente il condominio via Roma 207".

L'udienza preliminare si celebrerà a settembre.

Le indagini della Compagnia delle Fiamme Gialle dell’Aquila - si legge su 'Il Messaggero' - hanno preso avvio a seguito della segnalazione dei direttori dei lavori Antonello Salvatori e Luca Di Eugenio che hanno successivamente presentato una denuncia.

Finarelli - nel febbraio 2014 - avrebbe affidato i lavori di scavo alla Edimo, in somma urgenza e senza gara, pur sussistendo a carico della società "pregiudizi ostativi l'affidamento di contratti di lavori pubblici": in sostanza, il dirigente avrebbe attestato "falsamente" la stessa esistenza di circostanze di somma urgenza, recepite poi in un Decreto della stessa direzione, con l'affidamento diretto delle opere per 125mila euro.

A carico della Edimo, infatti, risulterebbe "l’iscrizione di annotazione nel casellario informatico dell’Autorità di vigilanza dei contratti pubblici, inserita nel 2013, disposta a seguito di un contenzioso insorto con la stazione appaltante Anas per la presentazione di falsa documentazione in fase di presentazione dell’offerta di partecipazione a gara pubblica indetta dalla stessa Anas".

Stante i fatti, il sostituto procuratore Ciccarelli è convinta che il dirigente regionale della Soprintendenza avrebbe intenzionalmente procurato alla Taddei Spa "un ingiusto vantaggio patrimoniale pari all’importo dell’affidamento dei lavori, eseguiti in via d’urgenza nei mesi di febbraio e marzo 2014". L’udienza preliminare alla quale dovrà sottoporsi Finarelli è stata fissata a fine settembre.

E intanto, la Procura della Repubblica ha chiuso le indagini preliminari a carico di vari soprintendenti ed esperti di beni storici accusati di aver diffamato proprio l’operato dell’ingegnere aquilano Antonello Salvatori accusato di aver compiuto "omissioni progettuali", sanzionate all’interno di un volume redatto dagli esperti della Soprintendenza, realizzato e fatto girare, per evidenziare l’importanza degli antichi ritrovamenti e della salvaguardia dell’area in cui insisteva ante terremoto il condominio sito in via Roma 207 e abbattuto.

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Luglio 2016 09:37

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