I carabinieri del Comando Provinciale dell'Aquila hanno portato a termine nelle prime ore del mattino la maxi-operazione contro il traffico di droga a livello internazionale, detta "Chamaquito" - ragazzino in dominicano- dal nome in codice di uno dei corrieri.
Le indagini erano iniziate a gennaio 2012. Il successo della missione è la conseguenza della buona sinergia fra i diversi reparti dei carabinieri in tutta Italia. Hanno collaborato infatti i Comandi di Roma, Pescara, Avellino, Ascoli Piceno, Forlì- Cesena, Frosinone, Parma, reggio-Emilia e Brescia- seguendo un ordinanza del gip dell'Aquila.
Sotto custodia cautelare sei persone, altre quarantaquattro ancora indagate, fra cui una decina nella provincia dell'Aquila. Dietro le sbarre anche un noto imprenditore aquilano nel campo della ristorazione.
Si trattava di cocaina, importata dalla Repubblica Dominicana sotto forma di ovuli, trasportati dai corrieri per vie aeroportuali o marittime. La droga veniva in un primo momento raccolta in un B&B a Roma, zona Stazione Termini, poi da lì veniva portata in Abruzzo, Lazio, Campania, Emilia-Romagna, Marche e Lombardia.
Sequestrati in totale 7kg di cocaina. I dettagli della delicata operazione sono stati spiegati in mattinata da Savino Guarino, comandante provinciale dell'arma dei carabinieri, Andrea Ronchey, colonnello, e Roberto Ragucci, vice comandante del reparto operativo.