L'assessore Lelio De Santis e la dirigente del Comune del settore Ambiente Paola Giuliani hanno illustrato, in conferenza stampa, alcune novità riguardanti le pratiche di affrancazione delle aree soggette ad uso civico. Una categoria sotto la quale rientra una grandissima fetta del territorio del Comune dell'Aquila, poco meno del 50%.
Le nuove norme sono condensate in un regolamento che, ha spiegato l'avvocato Giuliani, "aumenta livemente i costi dei terreni che verranno affrancati e quindi permetterà alle amministrazioni seperate di avere maggiore liquidità da destinare alle opere pubbliche che vorranno realizzare. Inoltre" ha continuato la Giuliani "grazie a una delibera fatta d'intesa con l'assessorato alla ricostruzione, i cittadini che hanno costruito sull'uso civico, anziché aspettare i tempi lunghi della pratica di mutamento, potranno stipulare una polizza fideiussoria per ottenere subito il buono contributo".
Per quanto riguarda l'affrancamento, l'aggravio per i cittadini, ha tenuto a specificare la Giuliani, sarà comunque di modesta entità: "Gli aumenti non sono grandi. Si va dai 5 ai 12 euro al mq ma con gli abbattimenti, legati alla presenza di determinati requisiti, come le migliorie apportate dai richiedenti, si potrà arrivare anche a 1 o 2 euro. Insomma, i cittadini non verranno strozzati. Però, visto che le richieste sono molte, perché molte sono le posizioni di abuso che devono essere sanate, gli introiti per il Comune e le amministrazioni separate potranno essere di una certa consistenza. Questi soldi andranno solo per una parte residuale al Comune; la gran parte finirà nelle casse delle amministrazioni separate, che, per legge, sono tenute ad utilizzarle per opere pubbliche che insistono sul territorio che vadano a vantaggio della cittadinanza e delle frazioni su cui le aree ad uso civico insistono".